Un gruppo di manifestanti palestinesi ha appeso una bandiera raffigurante il simbolo della svastica nazista, nel villaggio di Beit Ummar, vicino a Hebron, in Cisgiordania.
L’incidente registrato questo week-end segna l’ennesimo uso del simbolo della svastica nazista nelle proteste contro Israele frutto di crescenti tensioni in Cisgiordania.
La bandiera era attaccata a cavi elettrici vicino a una postazione delle forze di difesa israeliane, ed è stata successivamente abbattuta da un gruppo di soldati dell’IDF.
Questo è solo l’ennesimo episodio di utilizzo e strumentalizzazione del simbolo della svastica nazista nel corso di proteste contro Israele e le sue azioni in Cisgiordania e Gaza. Nell’agosto di quest’anno, i palestinesi che protestavano contro un avamposto israeliano, in Cisgiordania, hanno dato fuoco ad una bandiera raffigurante una stella di David combinata ad una svastica.
Anche nel 2018, i palestinesi residenti al confine di Gaza hanno fatto volare un aquilone contrassegnato da una svastica in cui tentavano di trasportare una bomba molotov in Israele.
L’incidente di sabato è avvenuto all’interno dello scenario delle crescenti tensioni nella regione, con un picco di violenza negli ultimi mesi in Cisgiordania.
Il giorno prima, un uomo palestinese di 27 anni è stato ucciso da un proiettile durante gli scontri con i soldati israeliani vicino alla città di Beita, in Cisgiordania, ha riportato il ministero della salute dell’Autorità palestinese.
L’esercito israeliano ha condiviso in una dichiarazione che le sue forze hanno risposto a violenti scontri vicino all’avamposto di Evyatar a cui hanno partecipato centinaia di palestinesi, alcuni di questi, hanno bruciato pneumatici e lanciato pietre contro le truppe dell’IDF.