L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha pubblicato i nomi di 112 aziende coinvolte in attività negli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Si tratta di una decisione senza precedenti, razzista, che non è mai stata applicata per nessuna zona contesa in tutto il pianeta e che vuole isolare ulterirormente Israele dal contesto delle nazioni e vuole arrecargli danni economici e finanziari.
Durissimo il commento del segretario di Stato americano Mike Pompeo: “E’ oltraggioso”, ancora una volta si conferma il prevalente “pregiudizio anti israeliano all’Onu”. “E’ oltraggioso che l’alto Commissario Onu per i diritti umani Bachelet diffonda una database di compagnie che operano nei territori controllati da Israele. La sua pubblicazione conferma il continuo pregiudizio anti israeliano prevalente all’Onu”, ha twittato il capo della diplomazia americana.”Gli Usa non hanno fornito e non forniranno mai informazioni per sostenere la compilazione di queste liste. Chiediamo agli stati membri dell’Onu di unirsi a noi nel respingere questo sforzo. I tentativi di isolare Israele danneggiano lo slancio verso i negoziati israelo-palestinesi”, ha detto Pompeo, riferendosi al piano di pace presentato dal presidente americano Donald Trump, che viene però nettamente respinto dall’Autorità palestinese.
“E’ una barzelletta priva di credibilità” ha scritto su Twitter l’ambasciatore di Israele in Italia, Dror Eydar, affermando che ”la black list della Commissione Onu” è ”basata su informazioni discutibili raccolte da ong antisraeliane e antisemite”. Il diplomatico ha quindi aggiunto che ”la Commissione, se potesse, metterebbe l’intero Stato di Israele in una lista nera, o gialla come una volta”. “La lista nera della Commissione – ha scritto l’ambasciatore – svanirà nella polvere della storia, come tutti i tentativi di colpire il popolo ebraico”.