Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    New York in carenza di formaggio spalmabile: negozi di bagels in crisi. La storia ebraica dei bagels & schmear

    Immaginate che da domani in Italia finisca la crema per riempire i cornetti con cui fare colazione la mattina. Un cornetto, brioche per alcuni, è molto di più di semplice cibo: è un simbolo. Questo è esattamente quanto accaduto in America, con i suoi Bagels. Una pasta lievitata di origini polacche ed ebraiche. Originariamente dolce, il bagel è diventato ormai il pane simbolo degli Stati Uniti.  Nonostante le origini siano riconducibili a certe regioni europee, si è ampiamente diffuso negli Stati Uniti, specialmente grazie alle migrazioni del ventesimo secolo.

     

    A riportare la notizia riguardante i famigerati bagels, molti media internazionali tra cui persino il New York Times, che ha annunciato una carenza spaventosa di formaggio spalmabile in città, di cui, i venditori di bagel di New York, fanno largo uso per preparare i loro famosi bagels ripieni, noti anche come bagels & schmear.  Una notizia sconvolgente anche per le previsioni più distopiche sugli effetti devastanti che la pandemia ha avuto in giro per il mondo.

     

    Poco dopo la diffusione della notizia, i social, e in particolare Twitter si sono riempiti di commenti riguardo la vicenda, scatenando un’accesa discussione tra opinioni contrastanti. “Non ho mai visto niente di simile nei miei 45 anni nel settore”, ha detto alla stampa il direttore di Tompkins Square Bagels, 184 Second Avenue.

     

    Sembrano dunque esser molteplici le ragioni che hanno portato il famoso “cream cheese” a scarseggiare per i negozi di Bagels della grande mela.  Joel Wertheimer – ex segretario del personale della Casa Bianca del presidente Obama – ha twittato sabato, facendo eco ad Anbinder: “Hanno considerato di non mettere una sterlina su ogni bagel? – Adoro un buon schmear, (parola yiddish utilizzata per indicare il formaggio con cui si farcisce la bagel) ma i negozi di bagel mettono troppa crema di formaggio su ciascuna bagel” – ha Twittato Wertheimer – Potrebbero ridurre la quantità del 25% e nessuno se ne accorgerebbe”. La maggior parte dei gestori di locali di bagels, non hanno accolto bene la polemica di esagerare nelle loro proporzioni, insistendo sul fatto che la ricetta consiste esattamente in una quantità “strabordante” di crema.

     

     Sebbene i negozi di bagels negli States siano un’economia di nicchia, possiedono una lunga tradizione famigliare. Alcuni di questi con origini ebraiche. Non è un caso che sia il pane, che il suo condimento affondino le radici nell’ebraismo dell’Est Europa. La stessa parola schmear utilizzata in senso tradizionale per riferirsi al formaggio cremoso spalmato su un bagel, proviene dall’yiddish e si ritiene che derivi dalla radice di “striscio” o “grasso”. I bagel semplici con schmear sono uno spuntino veloce e popolare simbolo di una pagina di storia dell’ebraismo americano.

    CONDIVIDI SU: