Emergono nuovi inquietanti dettagli sui rischi corsi durante le recenti manifestazioni sportive di Parigi. Nelle Olimpiadi e Paralimpiadi che si sono svolte nelle ultime settimane, infatti, come emerge da alcuni articoli della stampa internazionale, emerge come le autorità francesi abbiano sventato tre piani terroristici che avevano come obiettivo Israele ed i suoi atleti.
Le tensioni internazionali e le minacce provenienti da gruppi terroristici come Hezbollah o dall’Iran non hanno impedito alle delegazioni israeliane di partecipare ai Giochi, rimanendo comunque sotto stretta sorveglianza. Questo è stato possibile anche grazie alle misure di sicurezza rafforzate dalla Francia in vista dell’evento, dovute non solo a minacce terroristiche jihadiste, ma anche ad altre potenziali fonti di rischio, come gruppi di estrema sinistra e attacchi informatici da parte della Russia.
Già a maggio la sicurezza francese era riuscita ad arrestare un ceceno di 18 anni sospettato di pianificare un attentato allo stadio olimpico di calcio a Saint-Etienne, motivato dall’ideologia jihadista.
Nel corso dei Giochi, altri cinque sospetti, tra cui un minorenne, sono stati arrestati con l’accusa di progettare attacchi contro obiettivi israeliani, ha riferito il procuratore capo antiterrorismo, Olivier Christen.
Israele, purtroppo, non è nuovo a essere preso di mira durante eventi come i Giochi Olimpici. Le persistenti tensioni e le sfide geopolitiche ostacolano ancora una volta la possibilità per il Paese di costruire un rapporto di fiducia e di sicurezza con la comunità internazionale, anche in occasioni che dovrebbero incarnare lo spirito di cooperazione globale.