Un immenso cimitero senza
tombe. Così il presidente della repubblica Sergio Mattarella nella visita al
campo di sterminio Auschwitz-Birkenau. “Siamo qui oggi a rendere omaggio e
fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come
quello nazista che, con la complicità dei regimi fascisti europei che
consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce
contro l’umanità. Un crimine che non può conoscere né oblio né perdono”.
Il Capo dello Stato ricorda la data di oggi: “È il giorno dello Yom HaShoah, la
giornata del Ricordo dell’Olocausto. Ricordare è dimensione di impegno. È
dimostrazione che, contro gli araldi dell’oblio, la memoria vince. Per
affermare l’orgoglio di voler essere ‘persone umane’. Per ribadire ‘mai più’”.
Un monito, quello sui regimi
collaborazionisti come il fascismo, che arriva proprio a ridosso del 25 aprile.
Un pensiero che non va
solo agli ebrei, ma a tutti coloro che furono uccisi nei campi nazisti.
“In quattro anni, dal 1941 al 1945 – prosegue Mattarella – in questo
complesso furono assassinate oltre un milione di persone, in ragione della
propria appartenenza a una fede, a una cultura, in ragione delle loro
convinzioni o della loro condizione. Nei campi nazisti, oltre a milioni di
ebrei, anche oppositori politici, sinti, rom, disabili, omosessuali trovarono
la morte nelle camere a gas, per il freddo, la fatica, la fame e la malattia o,
ancora, perché vittime di esperimenti criminali. Cittadini innocenti di ogni
Paese d’Europa furono tradotti bestialmente a questo luogo di morte. Un immenso
cimitero senza tombe”.
C’è poi lo sguardo
all’attualità. “Oggi più che mai, nel riproporsi di temi e argomenti che
avvelenarono la stagione degli anni ’30 del secolo scorso con l’infuriare
dell’inumana aggressione russa all’Ucraina, la memoria dell’Olocausto rimane un
monito perenne che non può essere evaso” afferma il Presidente della Repubblica.
Mattarella, accompagnato
dalle sorelle Bucci le ringrazia per la loro testimonianza: “Quest’anno ci
accompagnano in questa indimenticabile esperienza due sorelle italiane
sopravvissute agli orrori di Birkenau: Tatiana e Andra Bucci. Con loro, giovani
studenti del mio Paese. A Tatiana e Andra va il ringraziamento di noi
tutti”.
E Tatiana Bucci interviene
commossa. “La speranza io non l’ho mai persa e non penso che il Novecento
andrà mai dimenticato, è un secolo troppo importante per dimenticarlo, quindi
anche la memoria della Shoah sono certa che continuerà, nessuno dimenticherà
mai. Anche grazie a persone come noi, anche se oramai siamo pochi, ma fa parte
della vita. Ho fatto la mia parte, da quel lato sono tranquilla e conto di
continuare fino a quando la salute me lo permetterà”.