“Israele
è un progetto razzista”: é lo slogan che campeggia su poster affissi nelle
ultime ore sui lati delle pensiline di alcune fermate di autobus urbani a Londra.
Un’iniziativa che sta causando proteste e polemiche, in Gran Bretagna come in
Israele, e sulla quale la polizia del Regno ha già aperto un’indagine. La
campagna, clandestina e anonima, non è stata in alcun modo autorizzata, ha
precisato oggi all’Evening Standard online un portavoce della Tfl, l’agenzia
dei trasporti pubblici del Comune di Londra, dissociandosene fermamente e
annunciando l’avvio della rimozione di tutti i cartelli in questione. Secondo i
media britannici, si tratterebbe però di una azione di ignoti ‘attivisti
anti-sionisti’ contro la recente decisione del Partito Laburista di adottare
nel suo codice interno la definizione completa di antisemitismo promossa a
livello internazionale dalla Holocaust Remembrance Alliance, inclusi tutti gli
esempi che condannano fra l’altro la messa in discussione dell’esistenza dello
Stato d’Israele e ogni paragone fra governi israeliani e nazisti. Una decisione
presa per rafforzare il regime delle sanzioni disciplinari nel Labour contro
ogni rigurgito antisemita, dopo le polemiche di questi mesi sulla leadership di
Jeremy Corbyn: storico esponente della sinistra interna del Labour, difensore
della causa dei diritti palestinesi, e sospettato da tempo di essere un
antisemita e anti israeliano.