Il giorno in cui “sono stata nominata senatrice a vita, il presidente della Repubblica, mi ha chiesto quale pensiero” mi avesse attraversato. “Ho pensato che uno anche quando è vecchio come me rimane sempre quel bambino che era. Cui sono state chiuse le porte della scuola e cui dopo 80 anni vengono aperte le porte del Senato”. Lo ha detto la senatrice a vita, Liliana Segre, intervenendo telefonicamente ad un incontro sugli 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali e sul razzismo oggi alla Festa nazionale dell’Unità in corso a Ravenna. Replicando alla moderatrice del dibattito che le chiedeva quale cosa la avesse colpita di più al momento dell’entrata in vigore delle leggi razziali, Segre aveva evidenziato, appunto, il fatto di aver dovuto lasciare, da bambina, la scuola perchè di religione ebraica.(ANSA). AG 26-AGO-18 19:45 NNNN