“80 anni sono la durata di tre generazioni. Un’eternità.
E tanto abbiamo atteso per ascoltare queste parole nel nostro Paese”. Lo
ha detto Noemi Di Segni, presidente dell’Ucei, intervenendo a Pisa alla
cerimonia delle scuse promossa dall’Università pisana a 80 anni dalle
leggi razziali firmate a Pisa nel 1938. Per
Di Segni è importante oggi tradurre “la vostra solenne dichiarazione in
fatti, saper trasmettere una ferma convinzione a chi tentenna, a chi desidera
essere parte dell’accademia italiana. La nostra generazione ha ricevuto da chi
ha vissuto l’esclusione un messaggio e una missiva che non ha carattere di rivendicazione
o restituzione di odio ma di vigilanza e rispetto della libertà e del riconoscimento
dell’altro, ‘altro’ che è ‘noi’ società italiana, e di partecipazione alla
ricostruzione e allo sviluppo culturale e accademico dell’Italia e
dell’Europa”. Quando Di Segni ha concluso il suo intervento il rettore
pisano Paolo Mancarella le è andato incontro per abbracciarla scusandosi ancora
per quanto avvenuto a Pisa nel 1938.