Su 24 punti monitorati lungo la costa laziale, 17 presentano valori di inquinamento elevati (cioè il 71%) con la provincia di Roma a guidare questa poco lusinghiera classifica. E ci sono anche record assoluti, con situazioni che mostrano un inquinamento ormai cronico: è il caso ad esempio della foce del Fosso Grande ad Ardea che per il nono anno consecutivo ricevono un giudizio di ”fortemente inquinato”. E’ il bilancio della Goletta Verde di Legambiente.
Per quanto riguarda la provincia di Roma, tutti gli 11 punti monitorati presentano valori di inquinanti elevati e nove di questi ricevono il giudizio di “fortemente inquinati”: la foce del fosso Zambra (Cerveteri); e la foce del rio Vaccina a Ladispoli. Altri punti giudicati fortemente inquinati sono quelli alla foce fiume Arrone (Fiumicino); alla foce fiume Tevere (Ostia); alla foce del canale all’altezza di via Filadelfia (canale Crocetta) a Torvajanica, Pomezia; alla foce del Rio Torto (Pomezia); alla foce del fosso Grande (Ardea); foce del fosso Cavallo morto (Anzio); foce del porto canale Loricina (Nettuno). Giudicati ”inquinati” i prelievi effettuati al Lungomare Pyrgi a Santa Severa di Santa Marinella e al canale dei Pescatori di Ostia.
Due i campionamenti effettuati in provincia di Viterbo. Entro i limiti di legge i prelievi alla foce del fiume Flora (Montalto Marina) nel comune di Montalto di Castro. Fortemente inquinato, invece, quello alla foce del fiume Marta al lido di Tarquinia.
In provincia di Latina degli 11 punti monitorati cinque presentano cariche batteriche elevate. Giudizio di fortemente inquinato per i campionamenti per la foce del rio Santacroce (Gianola, Formia) e per la foce del rio Recillo (Scauri, Minturno). Tre i campionamenti giudicati inquinati: alla foce del canale Sant’Anastasia (a Fondi), alla foce Verde a Latina e alla foce del fiume Garigliano a Marina di Minturno. (Adnkronos)