Il comandante dell’aeronautica militare dell’Iran, il generale di brigata Aziz Nasirzadeh, ha dichiarato che la Repubblica Islamica e’ pronta alla guerra “decisiva” con Israele “che porterà alla sua fine”. Lo riporta al-Jazeera, secondo cui Nasirzadeh avrebbe aggiunto che le forze armate iraniane si stanno preparando “al giorno della distruzione d’Israele”. Queste dichiarazioni sono arrivate a poche ore da un esteso attacco condotto dall’aviazione israeliana contro obiettivi iraniani in Siria avvenuto in risposta al lancio di ieri di un razzo terra-terra iraniano verso una località sciistica israeliana sul Monte Hermon (alture del Golan), che è stato intercettato in volo. Qualcosa sta cambiando nello scenario mediorientale: mentre nei mesi scorsi gli attacchi contro installazioni e convogli iraniani in Siria (sono stati centinaia) erano condotti in segreto e non venivano confermati, alle 1,29 ora israeliana la Difesa ha annunciato con un comunicato “stiamo attaccando Forza Qods iraniana in Siria. La Israel Defence Force avverte le Forze Armate Siriane di non provare a colpire il territorio di Israele o le sue forze”. Forza Qods è l’unità delle Guardie della Rivoluzione iraniane che da anni è stata inviata in Siria per combattere al fianco del governo di Bashar Assad. In realtà sono mesi che i jet con la stella di David colpiscono convogli di pasdaran accusati dal governo israeliano non solo di trasportare missili in difesa della postazioni iraniane in Siria ma anche di convogliare armi fino in Libano per dare man forte ad Hezbollah. Intanto l’allarme è scattato sul versante israeliano delle alture del Golan, dopo che l’Iron Drome, il sistema antimissili di Israele, ha intercettato il missile terra-terra lanciato contro la zona. Un fatto nuovo visto che, se molte volte l’Iron Drome era intervenuto a difesa dei confini di Israele, questa volta secondo le forze armate israeliane l’intenzionalità di colpire è dichiarata, trattandosi di un missile lanciato da una piattaforma terrestre per colpire obiettivi al suolo. Il nuovo capo di Stato maggiore israeliano Avi Kochavi dopo aver consultato il primo ministro Benjamin Netanyahu, ha così dato gli ordini per i nuovi attacchi israeliani compiuti nella notte contro postazioni iraniane, decidendo di annunciare pubblicamente i raid e di minacciare le forze armate siriane. Una strategia, quella di scoprire le carte, che alza definitivamente i venti di guerra lungo i confini. “Non ignoreremo simili atti di aggressione mentre l’Iran tenta di rafforzarsi militarmente in Siria e dice esplicitamente di voler distruggere Israele, come ha affermato il comandante dell’aeronautica militare iraniana – ha dichiarato il premier Netanyahu. Stiamo agendo contro l’Iran. E chiunque tenti di colpirci, noi lo colpiremo. Chiunque minaccia di distruggerci, se ne assumerà la piena responsabilità'”, ha aggiunto il premier all’inaugurazione del nuovo aeroporto nei pressi di Eilat.