Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    La Germania estende le pensioni ad altri 6.500 sopravvissuti alla Shoah

    La Germania estende le pensioni ad altri sopravvissuti alla Shoah. Quasi 76 anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, diverse migliaia di sopravvissuti, compresi i sopravvissuti all’assedio di Leningrado e alla persecuzione nazista in Romania, riceveranno d’ora in poi pagamenti mensili che ammonteranno a 375 euro. Lo riferisce Ynet.

     

    Lo ha reso pubblico la Conference on Jewish Material Claims Against Germany di New York, anche nota come Claims Conference, ovvero l’organizzazione che gestisce i reclami per conto degli ebrei che sono stati perseguitati dai nazisti durante la Seconda guerra Mondiale. L’annuncio della conferma da parte della Germania è arrivato mercoledì.

     

    I pagamenti verranno destinati a circa 6.500 sopravvissuti in tutto il mondo, principalmente in Israele, Nord America, ex Unione Sovietica ed Europa occidentale.  

     

    Tutti gli ex perseguitati inizieranno a ricevere una pensione mensile a vita di 375 euro retroattivamente da luglio in poi. “Questa è stata una svolta epocale”, ha detto Greg Schneider, vicepresidente esecutivo della Claims Conference, dell’accordo di compensazione negoziato con il governo tedesco. “Per molte di queste persone, è la differenza tra decidere di pagare l’affitto mensile, acquistare delle medicine o comprare cibo”, ha spiegato Schneider in un’intervista telefonica da New York con l’Associated Press.

     

    Al termine del secondo conflitto mondiale, ormai 76 anni fa, i sopravvissuti alla Shoah, persone anziane e indebolite dalla scorretta alimentazione e dallo stile di vita avuti nei tempi più duri della guerra, soffrono ancora oggi di numerose patologie. Inoltre, molti di loro vivono una vita isolata avendo perso parecchi membri delle loro famiglie in guerra, senza contare il grandissimo fardello psicologico che portano a causa delle persecuzioni vissute in passato. E proprio per questo che la Claim Conference ha cercato, e cerca, di stanziare fondi da destinare ai servizi sociali ebraici, al fine di assistere queste persone.

     

    Parte delle negoziazioni annuali della Claims Conference includono la collaborazione con la Germania per espandere il numero di persone aventi diritto alla pensione di risarcimento. Alcuni dei 6.500 sopravvissuti, che inizieranno a ricevere le pensioni d’ora in poi, hanno già ricevuto pagamenti una tantum in passato, ma “questo non impedirà loro di ricevere i nuovi benefici”, ha assicurato la Claims Conference.

     

    Dal 1952, il governo tedesco ha pagato circa 90 miliardi di dollari ai perseguitati per le sofferenze e le perdite derivanti dai soprusi nazisti. Nel 2021, la Claims Conference distribuirà circa 625 milioni di dollari di risarcimento diretto a oltre 260.000 sopravvissuti, in 83 paesi diversi e assegnerà circa 640 milioni di dollari in sovvenzioni a oltre 300 agenzie di servizi sociali in tutto il mondo che forniscono servizi ai sopravvissuti della Shoah.

    CONDIVIDI SU: