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    La figlia di Eli Cohen ha chiesto agli Emirati Arabi Uniti di mediare con la Siria per la restituzione della salma del padre

    Sophie Ben-Dor, figlia della spia israeliana Eli Cohen, in un’intervista a i24 News in arabo ha esortato gli Emirati Arabi Uniti e il suo ambasciatore in Israele ad aiutarla a recuperare il corpo del padre. 

     

    La Siria negli anni ha rifiutato più volte di restituire il corpo della spia. Più volte infatti sua moglie Nadia ha chiesto che il suo corpo fosse restituito, già a partire dal novembre 1965, ma la sua richiesta era stata respinta. La famiglia di Cohen ha chiesto l’anno scorso al governo russo un sostegno per il recupero del corpo, ma non sono stati effettivamente compiuti progressi in merito.

     

    Nell’intervista, Ben-Dor ha affermato di sperare in questo appello agli Emirati Arabi Uniti ora che la Russia è sempre più isolata. “Chiedo agli Emirati Arabi Uniti, che occupano un posto di rilievo nell’arena internazionale, di aiutarci a mediare con i siriani per restituire il corpo di mio padre”, ha affermato. 

     

    Nei mesi scorsi, a seguito della declassificazione dei documenti legati alla missione di Eli Cohen, sono emersi dettagli sulla cattura della spia, i cui cablogrammi furono intercettati dal Mukhabarat siriano. La decisione di rendere pubblici alcuni documenti è stata presa per sciogliere ogni dubbio sulle colpe del Mossad, che secondo alcuni aveva spinto Cohen troppo in là, portandolo alla sua cattura.

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