Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    "La famiglia F": storia della famiglia Foa

    Presso la
    casa della memoria, in Via S. Francesco di Sales a Trastevere, è stato presentato-
    a cura di ANPI, ANED e circolo “Gianni Bosio” – il libro “La
    famiglia F” (Laterza, 2018): in cui Anna Foa, figlia del celebre Vittorio,
    narra la storia appunto della sua famiglia, tra passioni, letture, impegno sociale,
    sullo sfondo delle grandi tragedie del Novecento. “Mio padre Vittorio – ha
    precisato l’ Autrice dopo breve introduzione di Aldo Pavia, dirigente ANED – in
    realtà non è mai stato comunista”: al massimo – ha aggiunto lo storico
    Mario Avagliano – si è candidato come indipendente nelle liste PCI.
    “Mentre il suo rapporto con l’ebraismo – ha proseguito Anna – è stato
    assai piu’ complesso e articolato. Un po’ come tanti esponenti della borghesia
    ebraica italiana, e tedesca, di fine ‘800 – primi del ‘900, infatti, lui si
    sentiva ebreo per i forti legami non con la religione ebraica, ma con la storia
    e con tutta la tradizione culturale e spirituale laica dell’
    ebraismo;specialmente con quella passione per la verità e la giustizia che
    troviamo già nella Bibbia, e che, negli ambienti ebraici europei di allora, era
    fortemente permeata di valori etici e di cosmopolitismo. Un tema, questo, su
    cui, tra l’altro, ha insistito molto un tipico rappresentante di questo
    indirizzo: Sigmund Freud”.

    L’ebraismo
    di VittorioFoa, in sostanza,era molto vicino a quello dei fratelli Rosselli o
    di Umberto Terracini. “Mia madre, piu’ a sinistra di mio padre, sarda, di
    cognome Giua, era anche lei, forse, di lontane radici ebraiche, però – ha
    aggiunto ironicamente l’ Autrice – era una fan della celebre “teoria dei
    Kazari” sulle origini del popolo ebraico (con la celebre ipotesi
    della”tribu’ scomparsa”)”. Oggi, hanno convenuto relatori e
    pubblico, nell’ebraismo europeo dobbiamo assolutamente recuperare tutto questo
    clima spirituale e culturale:”mentre il male del nazionalismo sovranista,
    invece,purtroppo sta toccando anche il nostro mondo. Dobbiamo creare nella
    società europea, insieme alle sue energie migliori, un clima di opinione pubblica
    decisamente antirazzista”.

    CONDIVIDI SU: