
Una squadra israeliana di operatori di emergenza specializzati in psychotrauma (pricotrauma) è stata inviata a Syndney, in Australia, per fornire supporto psicologico immediato alle vittime e alla comunità colpite dal sanguinoso attentato di Bondi Beach. Lo riporta il sito di notizie Ynet. Secondo gli esperti, gli effetti traumatici di un attacco violento non si limitano alle ferite fisiche: “le loro anime sono ferite per sempre”, ha spiegato Hadas Rucham, direttrice clinica dell’unità di risposta psicotraumatica di United Hatzalah.
Il team utilizza tecniche di primo soccorso psicologico per aiutare le persone ad affrontare ansia, panico e i flashback successivi all’evento. Rucham ha sottolineato che queste reazioni sono “normali” dopo un trauma e che, con un sostegno adeguato, è possibile sviluppare strumenti di resilienza.
Parallelamente, è stata attivata una linea telefonica di supporto emotivo in inglese ed ebraico, gestita da volontari australiani collegati all’organizzazione israeliana ERAN. L’iniziativa coinvolge anche volontari internazionali, come gesto di solidarietà e vicinanza alle vittime e alle loro famiglie.












