Almeno 123 condanne a morte sono state eseguite in IRAN nei primi sei mesi del 2020. Lo denuncia l’ong ‘IRANHuman Rights’ (Ihr), sottolineando che solo 36 sono state confermate ufficialmente dalle autorità della Repubblica islamica. Secondo Ihr, i dati raccolti nel primo semestre dell’anno indicano un aumento di oltre il 10% delle esecuzioni rispetto allo stesso periodo del 2019 (110). La maggior parte delle persone giustiziate nel 2020 erano state condannate per omicidio premeditato (104). Quattro erano state condannate per il reato di ‘moharebeh’, inimicizia contro Dio. Due detenuti condannati alla pena capitale, sempre secondo Ihr, erano minorenni al momento dell’arresto. Inoltre per la prima volta dagli anni Ottanta una persona è stata giustiziata da un plotone di esecuzione in pubblico. Si tratta di Hedayat Abdollahpour, uno dei quattro condannati per ‘moharebeh’. (Rak/AKI)