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    In Russia, nella città di Tomsk una Hanukkià fatta interamente di ghiaccio

    È una tra le Hannukkià più particolari che esistano. Quella della città di Tomsk, sita a circa duemila miglia ad est di Mosca, è alta tre metri, dotata di luci LED ed interamente fatta di ghiaccio.

     

    La tradizionale accensione è stata inaugurata per la prima volta dal Chabad Levy Kaminetsky e sua moglie Gitty, e rappresenta un attesissimo appuntamento tra gli ebrei locali. Stavolta però, la cadenza anticipata della festività in un anno insolitamente più caldo degli altri ha quasi compromesso la costruzione del candelabro a nove braccia.

     

    “Guardavamo il termometro ogni giorno – hanno raccontato i coniugi Kaminetsky – Alla fine, dopo alcuni compromessi estetici, la Hannukkià di ghiaccio è stata scolpita, eretta ed utilizzata per la prima sera della festa”.

     

    Il pericolo che le temperature non potessero garantire l’utilizzo del ghiaccio era sorto già Sukkot, quando “a differenza degli anni precedenti non ha nevicato”. Il clima ha reso incerto fino all’ultimo l’ottenimento del ghiaccio, che può essere tagliato “solo dopo alcuni giorni in cui la temperatura resta costante a -10 ° C o meno, altrimenti diventa pericoloso per gli operai che lo estraggono”.

     

    Come nei miracoli di Hanukkah, il termometro è sceso appena in tempo per l’inizio della festa e gli operai sono riusciti a tagliare e trasportare il blocco di ghiaccio nel cortile della sinagoga. Uno scultore lo poi ha rapidamente modellato nella forma del candelabro ma, essendo il ghiaccio ancora troppo morbido per la perforazione, non si è riusciti ad installare le illuminazioni della cornice.

     

    Senza perdersi d’animo, i Kaminetsky hanno comunque dotato la Hannukià di lampade per illuminarla al meglio. Una speciale tradizione che riscalda gli animi anche sotto tutti quei gradi sotto lo zero.

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