E’ ”lodevole il fatto che gli Stati Uniti cerchino di mettere le parti” coinvolte nel conflitto israelo-palestinese ”attorno a un tavolo per il dialogo” e che il presidente americano Donald Trump voglia ”onorare i palestinesi concedendo una opportunità per la pace nella regione”. Così l’imam Yahya Pallavicini, presidente della Comunità religiosa islamica d’Italia (Coreis), ha commentato con Aki – Adnkronos International il piano presentato ieri da Trump per il Medioriente. ”Non sarà facile”, prosegue Pallavicini, sottolineando come ”c’è molto lavoro da fare sia da parte palestinese, sia da parte israeliana”. In particolare, ha detto, ”la parte palestinese deve riorganizzare la sua amministrazione” e ”deve prescindere totalmente da Hamas”. Il movimento islamico palestinese, che dal 2006 controlla la Striscia di Gaza, ”non può partecipare ai negoziati per la sua ideologia armata”, ha aggiunto Pallavicini, mettendo in luce come quella illustrata da Trump sia ”una pista diplomatica netta e interessante che va considerata”. ”Noi speriamo nel dialogo e nelle azioni diplomatiche”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza che vengano riconosciuti ”i diritti dei palestinesi” e che ”i negoziati portino alla cessazione del terrorismo e della guerriglia”. Importante, ha detto Pallavicini, il fatto che il piano preveda ”la creazione di due Stati”. E’ necessario, ha quindi sottolineato, che ”entrambe le parti lavorino con lungimiranza per la pace”. E che colgano quella che l’imam ha definito come ”un’azione diplomatica che non ci si aspettava da Trump, considerati i suoi slogan, la sua politica sovranista e il disinteresse che aveva manifestato per il Medioriente”. (Brt/Adnkronos)