“Mentre ricordiamo il massacro di
ebrei del 1941 a Babyn Yar in Ucraina, l’affermazione della Russia secondo cui
l’Ucraina deve essere “denazificata” insulta tutti coloro che hanno
sofferto e che hanno resistito coraggiosamente durante il regime nazista.
Distorcere la storia della Shoah mina gli sforzi per prevenire queste atrocità”.
Queste le parole espresse oggi in un tweet dal Segretario di Stato degli Stati
Uniti d’America Antony Bliken, con cui ha ricordato l’anniversario di Babyn Yar
e ha denunciato i sempre più attuali paragoni con la Shoah.
Proprio il 29 e il 30 settembre del
1941, un reparto speciale Einsatzgruppe tedesco, assistito da due battaglioni
del reggimento di polizia sud e polizia ausiliaria Ucraina, senza alcuna
resistenza da parte della popolazione locale, uccisero all’interno del burrone
Babin Yar, situato nel nord-ovest di Kiev, 33.771 ebrei. Molti anni, dopo il 20
ottobre 2017, venne creato, dal decreto del presidente ucraino Petro Poroshenko,
il Babyn Yar Holocaust Memorial Center. Con questo gesto l’Ucraina proponeva un
nuovo approccio alla conservazione della memoria storica di quei tragici
eventi.
Un luogo simbolico per gli ebrei
ucraini ed europei, in grado di testimoniare una triste pagina della storia
spesso dimenticata. Il primo marzo scorso, l’esercito russo, durante
l’inasprirsi dell’offensiva contro l’Ucraina, ha sferrato un attacco aereo
colpendo la torre della televisione principale di Kiev, nel cuore della capitale
ucraina. L’attacco alla torre della televisione ha colpito il memoriale della
Shoah di Babyn Yar, distruggendo un luogo relegato alla memoria di uno dei
massacri più grandi della storia del Novecento.