Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    IL RICATTO IRANIANO: 15 MILIARDI IN 4 MESI O CONTINUA DISIMPEGNO SU NUCLEARE

    L’Iran tornerà a rispettare totalmente l’accordo sul suo programma nucleare se riceverà 15 miliardi di dollari in 4 mesi, la cifra prevista nel pacchetto che il presidente francese, Emmanuel Macron, intende mettere in campo per compensare Teheran per le perdite causate dalle sanzioni americane. Lo ha sottolineato il vice ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi, che nei giorni scorsi è volato a Parigi alla testa di una delegazione economica. “Il nostro ritorno alla piena attuazione dell’accordo nucleare è soggetto al ricevimento di 15 miliardi di dollari in un periodo di quattro mesi, altrimenti il processo di riduzione degli impegni dell’Iran andrà avanti”, ha dichiarato Araqchi, citato dall’agenzia di  stampa ‘Fars’. Secondo la stampa iraniana, il cuore della proposta di Macron è una linea di credito che permetterebbe all’Iran di ricevere valuta forte, in un momento in cui la maggior parte del denaro ricavato dalla vendita di petrolio è congelato nelle banche estere. La somma rappresenta circa la metà dei soldi che l’Iran riceve in un anno dalle esportazioni di petrolio. “L’Iran ha ripetutamente affermato che riprenderà ad adempiere ai suoi impegni” stabiliti nel Jcpoa, l’accordo sul nucleare, “solo quando potrà vendere liberamente il suo petrolio e accedere pienamente alle sue entrate petrolifere. L’iniziativa della Francia riguarda esattamente questo problema”, ha affermato Araqchi.  “L’Europa dovrebbe acquistare il petrolio iraniano o fornirci una linea di credito di 15 miliardi di dollari, che in realtà può essere considerata come un pre-acquisto del nostro petrolio”, ha aggiunto. “Dopo aver ricevuto il pacchetto da 15 miliardi di dollari, l’Iran è pronto a tenere colloqui con i restanti firmatari del Jcpoa – ha concluso il vice ministro – ma la verità è che ci sono ancora serie differenze di opinione tra le parti sull’agenda di questi colloqui”. (Spi/Adnkronos) 

    CONDIVIDI SU: