Ecco che arrivano le scuse del ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba, che ieri aveva puntato il dito contro la compagnia aerea israeliana, sostenendo che questa accettasse ancora per i pagamenti il circuito bancario russo ‘Mir’ pensato per evadere le sanzioni. Ma non è così. Tutt’altro, infatti El Al ha bloccato il Mir già alla fine di febbraio.
Il ministro aveva pubblicato lo screenshot di una pagina per pagamenti della compagnia di bandiera israeliana in cui Mir compare accanto a Visa e Mastercard, fra le diverse possibilità di pagamento con carta di credito. “Mentre il mondo sanziona la Russia per le sue barbariche atrocità in Ucraina, alcuni preferiscono guadagnare denaro zuppo di sangue ucraino. Come El Al” aveva twittato e tuonato il ministro, prendendo un bel granchio, perché l’apparenza inganna.
Il pulsante per i pagamenti russi è stato disattivato da giorni dalla compagnia. E per chi non se ne fosse accorto, come il ministro, El Al lo scrive in un tweet, ricordando a tutti quando gli aerei con la bandiera bianca e azzurra stiano facendo la spola tra Tel Aviv e le città ucraine per trasportare rifugiati e aiuti umanitari ai civili.
“EL AL ha bloccato l’uso della carta di credito Mir a partire dal 28 febbraio. Con la chiusura dello spazio aereo ucraino, EL AL ha trasportato centinaia di tonnellate di attrezzature mediche e umanitarie per l’Ucraina e ha evacuato orfani e rifugiati per portarli in salvo in Israele” ha twittato la compagnia.
Arrivano poco dopo le scuse del ministro Kuleba su Twitter: “Sul sito, infatti, è rimasto il pulsante di pagamento ‘Mir’, ma ne è stato bloccato l’utilizzo. Sono grato ad El Al per le sue importanti operazioni umanitarie e porgo le mie scuse”. Adesso speriamo che coloro i quali si sono affrettati a riportare le accuse infondate di Kuleba, siano così solerti nel riportarne le scuse.