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    L’Auschwitz Memorial tuona contro Francesca Donato (Lega): “E’ il declino morale e intellettuale”

    L’europarlamentare della Lega Francesca Donato ha fatto scomodare anche l’Auschwitz Memorial per rimetterla in riga. Ammesso che lo abbia capito. La Donato aveva infatti scritto in un tweet “La vaccinazione rende liberi”, parafrasando la scritta all’entrata di Auschwitz, e di tanti altri campi di sterminio, “Il lavoro rende liberi”. 

     

    L’europarlamentare nello stesso tweet ne rispolverava uno su una vecchia polemica con il direttore del dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria della provincia di Trento Antonio Ferro che cercando di motivare gli operatori sanitati a vaccinarsi diceva “fatelo perché il vaccino rende liberi”. 

     

    Il fatto che in materia di vaccini, più volte, soprattutto i no vax, in molti abbiano usato la memoria della Shoah per strani parallelismo, con insopportabili vignette, slogan e tanto altro, è purtroppo cosa nota. Ma Ieri per porre i giusti limiti, ecco che almeno in questa vicenda arriva la risposta dalla voce più autorevole: l’Auschwitz Memorial tuona (in italiano) “Arbeit macht frei, quelle parole sono diventate una delle icone dell’odio umano che ha portato a innumerevoli morti. La strumentalizzazione di questo simbolo per argomentare contro la vaccinazione che salva la vita umana, è un triste sintomo di declino morale e intellettuale”. Donato ha poi provato a difendersi:  “Al giochetto della no-vax addirittura antisemita non ci sto. E’ solo un modo per tappare la bocca a chi come me vorrebbe maggiore prudenza rispetto a preparati sperimentali” ha detto. Ma la domanda è: avrà capito adesso?

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