Propagarsi
dell’antisemitismo e dell’antisionismo, crescita di partiti populisti,
progressivo osteggiamento di usi e costumi ebraici, come la milà e la shechità.
Su questi temi si è svolto a Bruxelles l’annuale conferenza dell’European
Jewish Association, organizzazione nata con lo scopo di tutelare i diritti e gli
interessi dell’Ebraismo europeo e rafforzare l’identità delle comunità del
continente.
“La
popolazione ebraica d’Europa sta affrontando delle sfide molto difficili: ci
chiediamo quale sarà il nostro futuro – afferma Rabbi Menachem Margolin,
Chairman e Fondatore dell’EJA – Perciò la necessità di questo incontro: è
necessario lavorare insieme per capire cosa può essere fatto per assicurare che
i governi permettano alle comunità di vivere.”
I dibattiti
si sono sviluppati in due giorni tra una sala dell’hotel ‘’Tangla’’ e una del
Parlamento europeo, e sono stati suddivisi dall’organizzazione in diversi
pannelli, ognuno riguardante un preciso argomento. Durante il secondo giorno, a
seguito di una votazione, sono state definite le ‘’Red Lines’’, gli obiettivi
dell’EJA, che dovranno guidare l’azione dell’organizzazione.
Durante
l’ultimo giorno sono state spese parole di apprezzamento nei confronti di
‘’Shalom’’, definito ‘’The biggest Magazine of the Italian-Jewish communities’’
e lodato per il suo impegno nel propagare l’informazione ebraica anche
attraverso l’innesto della WebTV e del quotidiano online. Il nostro giornale ha
infatti partecipato con una rappresentanza, ed ha raccolto delle interviste
esclusive che saranno pubblicate insieme all’articolo completo sull’edizione
cartacea di Dicembre-Gennaio.