Anche quest’anno sono molte le iniziative per
il Giorno della Memoria patrocinate dalla presidenza del Consiglio. A
presentarle a Palazzo Chigi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Alfredo Mantovano e la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
(UCEI) Noemi Di Segni.
Si parte dal “Concerto della memoria 2023”,
che si terrà a Roma il 23 gennaio presso il Teatro dell’Opera con l’anteprima
del docufilm “Il Respiro di Shlomo” di Ruggero Gabbai e la voce del violino di
Jan Hillenbrand sulle musiche di Auschwitz.
Quest’anno invece la sesta edizione della
corsa non competitiva per la memoria alla scoperta dei “luoghi della Memoria”, la
Run for mem, si terrà il 29 gennaio a Milano.
A Trieste, vi sarà l’inaugurazione della
decima edizione della mostra “1938-1945. La persecuzione degli Ebrei in Italia.
Documenti per una storia”, il 24 gennaio, con l’esposizione di documenti, testi
e foto d’epoca messi a disposizione dal Centro di Documentazione Ebraica
Contemporanea di Milano e altra documentazione di rilevanza storica messa a
disposizione dall’Archivio di Stato di Trieste.
Sempre a Roma, l’inaugurazione della mostra “I
campi della morte: Belzec, Sobibor, Treblinka”, che si svolgerà il 26 gennaio
presso la Casina dei Vallati. A Ostia, inaugurazione dell’undicesima edizione
della mostra biennale di arte contemporanea “Arte in Memoria”, organizzata il
29 gennaio presso la Sinagoga di Ostia antica che ogni due anniinvita artisti
di fama internazionale a produrre un lavoro originale sul tema della memoria.
La Giornata della Memoria è anche il momento
per fare il punto sull’antisemitismo. “L’attenzione del governo è molto
concreta. È costante il monitoraggio dello spazio cyber soprattutto con
riferimento a ciò che circola sui social”, assicura il sottosegretario
Mantovano. “La Giornata serve a fare sì che della Shoah non sia data una
lettura fuorviante e banalizzante. Il rischio di indifferenza c’è soprattutto
tra i più giovani e chi non ha vissuto neanche il racconto dei diretti
protagonisti e serve lo sforzo di cercare un linguaggio il più possibile vicino
alla sensibilità dei giovani non nel senso di cambiare il contenuto ma di trasmetterlo
in modo appropriato”, spiega Mantovano.
Per la presidente dell’Ucei Noemi Di Segni,
“la Shoah non è solo un fatto ebraico, un momento che riguarda una intera
popolazione che risiedeva in Italia da sempre ma un tema che riguarda il
ventennio fascista della storia italiana. La sfida non è tanto quella di
affrontare il negazionismo, che pure abbiamo vissuto, ma l’abuso, la
banalizzazione e la strumentalizzazione della Shoah e saperla collocare nel
contesto storico nel modo più corretto”.
Il Giorno della Memoria è stato istituito dal
Parlamento italiano con la legge n.211 del 20 luglio 2000 al fine di ricordare
la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione degli ebrei, coloro che hanno
subito la deportazione, la prigionia e la morte e chi si è opposto allo sterminio,
mettendo a rischio la propria vita per salvarne altre. Il coordinamento delle
iniziative patrocinate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri è affidato
al Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah,
istituito nel 2009. Sul sito web del governo è stata creata una pagina dedicata
al Giorno della Memoria.