Il
ministro israeliano della diaspora, Naftali Bennett, ha
recentemente denunciato un aumento degli attacchi antisemiti in tutto il mondo,
dicendo che Israele dovrebbe “aiutare i milioni di ebrei della
diaspora che si trovano ad affrontare sempre piu’ crimini antisemiti”. Il
rapporto annuale del dipartimento sull’antisemitismo nel mondo registra, in
particolare, un aumento significativo nei casi in Francia e un numero record in
Gran Bretagna ed e’ stato presentato al consiglio dei ministri occasione della
Giornata internazionale dedicata alle vittime della Shoah.
Secondo il rapporto, 13 ebrei sono
stati assassinati nel 2018 in tre attacchi antisemiti, un numero record dagli
attacchi contro la comunita’ ebraica in Argentina negli anni ’90. Oltre alla
sparatoria a Pittsburgh contro una sinagoga lo scorso ottobre con 11 morti, la
relazione cita l’omicidio di Mireille Knoll, un ottantenne ebrea uccisa a
Parigi nel mese di marzo, e l’omicidio in California di un studente ebreo ad
opera di un neonazista.
Il rapporto israeliano
evidenzia il crescente numero di atti antisemiti attribuiti a neonazisti e
suprematisti bianchi. Denunciati anche gli attacchi antisemiti in strada e
quelli su Internet, che sono il 70% in chiave “anti-Israele”,
soprattutto dopo il trasferimento nel 2018 dell’ambasciata degli Stati Uniti a
Gerusalemme e le manifestazioni palestinesi lungo il confine tra Gaza e Israele.
La Francia ha visto un aumento
del 69% degli atti antisemiti nel 2018, mentre il numero di incidenti
antisemiti in Gran Bretagna ha raggiunto un livello record. “Mentre il
mondo celebra la Giornata Internazionale della Memoria dell’Olocausto, invito i
governi ad agire, a sradicare l’antisemitismo, e adottare una posizione ferma
contro l’odio verso gli ebrei”, ha detto Bennett.