Ci sarebbe Israele dietro le recenti esplosioni avvenute negli impianti iraniani di Parchin e Natanz, il primo legato alla “produzione di missili”, il secondo all’arricchimento dell’uranio. Lo riferisce il quotidiano del Kuwait ‘al-Jareeda’ in un articolo ripreso dall’edizione online del ‘Times of Israel’. Secondo il giornale dell’emirato del Golfo, che cita una fonte ‘senior’ rimasta anonima, sarebbe stato un cyber-attacco dello Stato ebraico a scatenare un’esplosione e un incendio nel complesso nucleare di Natanz ieri all’alba. La fonte ha sottolineato che l’attacco informatico ha bloccato per circa due mesi il programma di arricchimento nucleare della Repubblica islamica. Sempre ‘al-Jareeda’ ha riportato che venerdì scorso alcuni aerei israeliani stealth F-35 avrebbero bombardato un sito situato nell’area di Parchin, vicino Teheran, che si riteneva fosse adibito alla produzione di missili. Nessuno dei due raid, spiega ‘Times of Israel’, è stato confermato dalle autorità israeliane. (Rak/Adnkronos)