Nuovi sviluppi nelle indagini sulla tragica morte di Jeremy Cohen hanno portato all’arresto e alla presa in custodia martedì scorso di due uomini, secondo quanto riportato da Europe 1 il giorno seguente. I due sospettati, di 27 e 23 anni, detenuti dalla Polizia Giudiziaria di Seine-Saint-Denis, avrebbero avuto un ruolo nell’aggressione. Il primo è accusato di “violenza intenzionale in pubblico”, mentre il secondo di “violenza intenzionale all’origine di un omicidio colposo”.
Nonostante i sospetti sulla natura antisemita del reato però, secondo il pubblico ministero, “al momento non ci sono prove per stabilire la natura discriminatoria di questo attacco”. Tuttavia la custodia dei due sospettati potrebbe consentire di determinare il possibile carattere discriminatorio dell’aggressione. “Qualsiasi elemento che consenta di stabilire una ragione discriminatoria comporterà un aggravamento della qualifica penale conservata”, ha assicurato il pm.
Una svolta nelle indagini era avvenuta qualche settimana fa, quando la famiglia di Jeremy Cohen era riuscita a ottenere un video che mostrava il ragazzo mentre veniva molestato prima di correre verso il tram che finì per travolgerlo. “La morte di Jeremy è legata a un attacco di cui è stato vittima da parte di una banda di giovani”, avevano detto i familiari a Radio Shalom il 4 aprile.
Secondo la stazione radiofonica infatti, la famiglia di Cohen aveva distribuito volantini in giro per la città, chiedendo ai testimoni di farsi avanti e raccogliere video della morte del giovane.