Lo Stato italiano ha rifiutato l’assegno di benemerenza a perseguitati razziali a un livornese di 74 anni ebreo, i cui genitori furono costretti a farlo nascere negli scantinati dell’ospedale di Volterra (Pisa) per sfuggire alle persecuzioni nazifasciste. Dopo avere vinto il primo grado davanti alla Corte dei Conti fiorentina, la sentenza è stata ribaltata in appello. La notizia è stata pubblicata dal quotidiano livornese Il Tirreno. Il pensionato è nato 74 anni fa durante la fuga dei suoi genitori dai rastrellamenti nazifascisti nella provincia pisana, ma secondo i giudici era troppo piccolo per rendersi conto di ciò che stava accadendo e dunque non ha diritto all’assegno di benemerenza previsto per quei cittadini ebrei italiani, in età pensionabile (65 anni), che siano stati perseguitati dalla legislazione antiebraica dal 1938 al 1945.