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    Emergenza coronavirus: il mondo ebraico in preghiera, ha indetto un digiuno

    Viste le difficili circostanze che stiamo affrontando in questi giorni, è usanza fin dall’antichità, che il popolo ebraico si raccolga in un momento di preghiera, tzedakà e digiuno: per questo motivo il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni ha accolto l’invito del Rabbinato di Israele ad istituire una giornata di “mezzo digiuno” per mercoledì 25 marzo, la vigilia di Rosh Chodesh Nissan, giornata tradizionalmente dedicata alla preghiera che ci introduce alla festività di Pesach.

    Lo scopo di questo digiuno è quello di radunare il popolo ebraico in un momento di riflessione e tefillah affinché la malattia contagiosa, che ogni giorno si diffonde nel nostro Paese e in tutto il mondo, mietendo vittime, sia debellata.
    Il fatto che il digiuno capiti nella stessa data dell’anniversario delle Fosse Ardeatine, rende ancora più significativo l’invito ad unirsi a questa iniziativa.

    L’orario per il “mezzo digiuno” è orientativamente dalle 4:45 (prima dell’amud hashachar), alle 13:10 circa (le 12:53 è l’orario di minchà gedolà, quindi il tempo per recitare Minchà).

    L’impegno a digiunare va preso entro l’orario del tramonto della sera precedente (prima delle 18:23) con una dichiarazione ad alta voce:

    “Mi impegno a fare mezzo digiuno domattina”.

    Chi ha preso questo impegno può aggiungere “anenu” nella Amidà di Shachrit e di Minchà (finché resta a digiuno).

    L’invito a digiunare è rivolto alle persone sane, adulte (sopra i 18 anni), in buona salute; sono escluse donne in gravidanza e che allattano, chi è in quarantena per contatto con infetti, e le persone più a rischio, come gli anziani al di sopra dei 65 anni.
    Chi non può digiunare potrà fare tzedakà e leggere i theillim, in particolare i salmi 20, 22, 69, 118, 150.

    È inoltre opportuno, secondo il comunicato emesso dall’Ufficio Rabbinico, raccogliersi in preghiera in orari comuni per tutti: per la Comunità Ebraica di Roma si propongono i seguenti orari

    Shachrit: 7:45 (opportuno leggere il Pitum haquetoret e l’Avinu Malkenu, omettendo le frasi riferite al nuovo anno).
    Minchà: 12:53

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