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    Draghi al Memoriale della Shoah: “Bisogna combattere antisemitismo e negazionismo”

    “Ricordare
    non è un atto passivo, è un impegno per il presente. Dobbiamo agire sulle radici
    profonde del razzismo e dell’antisemitismo e contrastare le loro manifestazioni
    violente, arginare ogni forma di negazionismo. Sono una minaccia al nostro
    vivere civile. Alla nostra libertà”. Così ha affermato il
    presidente del Consiglio Mario Draghi, giunto per
    una visita al Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, Memoriale della Shoah, con la senatrice a vita Liliana Segre.

    Questo luogo è la rappresentazione
    tangibile della memoria della Shoah in Italia. Dei mali dell’occupazione
    nazista e del collaborazionismo fascista. Ci mette davanti alle nostre
    responsabilità storiche, in modo netto e inequivocabile” ha aggiunto il premier.

    Presenti anche il sindaco Giuseppe Sala e il vicepresidente della Regione
    Lombardia, Letizia Moratti. 

    “Da qui sono partite migliaia di persone, non solo
    ebrei, dirette ai campi di concentramento e di sterminio. Tra loro c’era anche
    la senatrice Liliana Segre, allora poco più che bambina. Sopravvissuta ad
    Auschwitz, è diventata testimone contro l’odio nazifascista. Una ‘donna libera
    e donna di pace’, come si è definita in passato. A nome del Governo e di tutti
    gli italiani voglio ringraziarLa per il Suo impegno in difesa della verità e
    dell’umanità”.

    Per Draghi, quelle del 1938 non furono le “leggi
    razziali” ma “leggi razziste”. Quelle leggi aprirono “una
    nuova stagione di discriminazioni e violenze. La sospensione e soppressione dei
    diritti politici e civili. L’uso politico dell’odio, che ha eroso le basi della
    nostra democrazia”.

     

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