La partecipazione a Davos è
stata cancellata dalla Casa Bianca non solo per il presidente Donald Trump ma
per tutta la delegazione Usa. Non ci saranno dunque né il segretario di Stato
Mike Pompeo né quello al Tesoro Steven Mnuchin, il forfait totale è dovuto allo
shutdown. Lo ha annunciato la portavoce presidenziale Sarah Sanders spiegando
che “per rispetto degli 800mila impiegati americani che non ricevono lo
stipendio e per il supporto della sua squadra, il presidente ha annullato il
viaggio in Svizzera”.
Davos, dove si terrà il Word
economic forum tra il 22 e il 25 gennaio, è uno degli appuntamenti più
importanti nell’agenda internazionale. Per Trump sarebbe stata la seconda
partecipazione al Forum a cui partecipò lo scorso anno, primo presidente Usa a
farlo in 18 anni. Ma le polemiche non arrivano solo a causa della cancellazione
del suo viaggio. Qualche giorno fa il numero uno della Casa Bianca ha negato un
volo di Stato alla Speaker della Camera Nancy Pelosi che avrebbe dovuto recarsi
in Europa, Egitto ed Afghanistan. A sorprendere è stato anche il modo in cui la
Presidente democratica della camera ha ricevuto il no di Trump. Ad un’ora dalla
prevista partenza avrebbe ricevuto una lettera con l’ordine di non decollare.
Qualche ora dopo però la first lady Melania è partita a bordo di un jet
governativo per raggiungere la residenza di Ma-a-Lago in Florida per il
weekend.
I fari a Davos saranno allora
puntati su Angela Merkel, il cui discorso verterà molto probabilmente sui
pericoli che il nazionalismo apporta all’ordine mondiale liberale. Non ci sarà
quest’anno neanche il presidente cinese Xi Jinping, primo nella storia del suo
paese a partecipare a Davos. Tra i leader politici ci saranno anche il premier
di Israele Benjamin Netanyahu, il primo ministro del Giappone Shinzo Abe, il
presidente del Brasile Jair Bolsonaro, il vice-presidente cinese Wang Qishan,
il premier spagnolo Pedro Sanchez, quello olandese Mark Rutte, il presidente
dell’Iraq Barham Salih, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, e il primo ministro
libico Faiez Al Serrag, oltre al nostro Presidente del Consiglio Giuseppe
Conte.