I servizi israeliani del Mossad ritengono che l’epidemia di coronavirus in Iran, Iraq, Libano e Siria sia molto più grave di quanto venga detto ufficialmente. E’ quanto avrebbe detto il capo del Mossad, Yossi Cohen, in un incontro con funzionari della Sanità, secondo quanto riferisce l’emittente israeliana Channel 13. “In Libano, Iraq e Siria c’è un’alta morbilità e loro dicono bugie” – ha detto Cohen – “Anche il numero dei morti e degli ammalati dichiarato dagli iraniani non è vero. I numeri di cui sono a conoscenza sono molto più alti”. Come ricorda Times of Israel, in Iran i dati ufficiali parlando di 5.481 morti e 87mila contagi. In Iraq le autorità riferiscono di 1.677 contagi e 83 morti, in Libano di 688 casi e 22 morti, in Siria di 42 casi e tre morti. (AdnKronos )