Un bambino britannico su cinque (il 20%) soffre la fame a causa della chiusura delle scuole. Lo scrive in esclusiva l’Observer, il domenicale del Guardian, che ha avuto accesso ai dati della Food Foundation. Il numero di famiglie con bambini che soffrono la fame e’ raddoppiato da quando e’ iniziato l’isolamento, dato che milioni di persone faticano a permettersi il cibo. I dati rivelano che quasi un quinto delle famiglie con bambini non ha avuto accesso a cibo a sufficienza nelle ultime cinque settimane, e che i pasti vengono saltati e i bambini non hanno potuto mangiare a sufficienza, poiche’ le famiglie gia’ vulnerabili combattono contro l’isolamento e la perdita di reddito. Si ricorre a cibi piu’ semplici e meno costosi da comprare e cucinare, ma frutta e verdura sono pressoche’ rare.
La pressione sulle famiglie piu’ numerose, su quelle monoparentali e su quelle con bambini disabili e’ stata immensa. Il 30% dei genitori single e il 46% dei genitori con un figlio disabile si trovano ad affrontare l’insicurezza alimentare e hanno difficolta’ a gestire le esigenze nutrizionali di base a casa. Con le scuole che non offrono piu’ una tregua ai bambini che dipendono dai club per la colazione e dai pranzi scolastici gratuiti, le famiglie piu’ povere sono in forte crisi. Un programma governativo per dare agli alunni buoni pasto del valore di 15 sterline a settimana fino alla riapertura delle scuole ha mostrato i suoi limiti, con molti genitori che non sono in grado di scaricare i buoni o di usufruirne nei supermercati. Secondo la Food Foundation, dei 621.000 bambini che prima della pandemia avevano accesso gratuito ai breakfast club, le mense scolastiche, solo 136.000 hanno avuto un’alternativa. Tuttavia, il 31% dei bambini che hanno diritto a pasti scolastici gratuiti non riceve ancora alcun sostituto, lasciando piu’ di 500.000 bambini senza. (AGI)