L’Unione delle Comunità ebraiche polacche ha preso le
distanze dalle parole del neo ministro degli esteri israeliano Yisrael Katz che
hanno fatto divampare nuove tensioni tra Israele e Polonia con il forfait di
quest’ultima dal summit dei Paesi di Visegrad in programma oggi a Gerusalemme. In
una lettera, resa nota nei media israeliani, il presidente Monika Krawczyk e il
rabbino capo di Polonia Michael Schudrich hanno scritto che “accusare tutti
i polacchi di antisemitismo offende i Giusti e anche tutti quelli che oggi
vogliono vedere in loro la vera immagine della società polacca. Ed offende
anche noi, ebrei polacchi, che siamo parte di questa società”.
“Le parole di Yitzhak Shamir citate dal
ministro Yisrael Katz – hanno continuato – erano già ingiuste quando furono
pronunciate la prima volta nel 1989… e sono ingiuste anche oggi”. “E’ un
fatto che diversi polacchi abbiano partecipato all’uccisione tedesca degli
ebrei, direttamente o indirettamente…
ma va ricordato – ha proseguito la lettera – che durante l’occupazione della
Polonia, la Polonia non ha mai istituito un regime di collaborazione con il
Terzo Reich”. “Ed è un fatto che i polacchi – hanno sottolineato –
siano il gruppo più numeroso tra i
Giusti tra le Nazioni”.