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    Caldo: il pediatra, per bimbi rischio febbre improvvisa da canicola

    Roma, 31 lug. (AdnKronos Salute) – Con il ritorno del grande caldo sulla Penisola, torna una ‘trappola’ in grado di allarmare molti genitori: la ‘febbre da caldo’. Il piccolo sta apparentemente bene, ma all’improvviso nel corso della giornata presenta un rialzo della temperatura. Così ci si allarma e scatta la telefonata al pediatra. “Ma la febbre ‘da caldo’ è un allarme infondato. Se in questi giorni di afa il piccolo ha 37 o poco più di temperatura, è una situazione del tutto normale, che non deve impaurire i genitori. Se non ci sono altri sintomi, si tratta semplicemente di una risposta fisiologica dell’organismo dei bimbi alla canicola”, assicura all’Adnkronos Salute Italo Farnetani, pediatra della Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, ricordando che si tratta di un fenomeno tipico dei periodi più caldi dell’estate.

    “Quando fuori si sfiorano i 40 gradi, infatti – prosegue l’esperto – la cute è calda. Esattamente come quando è inverno e la pelle è gelata. Siccome i bambini non hanno ancora un sistema di termoregolazione perfettamente sviluppato, la loro pelle mantiene più di quella degli adulti il calore, anche se in realtà stanno benissimo. Insomma, il termometro viene ingannato dalla cute e segnala un rialzo della temperatura. Ma in assenza di altri sintomi come raffreddore, mal di gola o d’orecchio, tosse, dolori addominali o congiuntivite, non occorre somministrare antipiretici. Basta idratare il bimbo e tenerlo il più possibile in un ambiente fresco”, suggerisce.

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