La delegittimazione dello Stato d’Israele: il volto accettabile dell’Antisemitismo. Questo il titolo della conferenza organizzata dall’European Jewish Association e dall’Europe Israel Press Association al Press Club di Bruxelles. L’evento è stato occasione per la presentazione del report del Governo israeliano sulla crescita mondiale dell’Antisemitismo e la sua stretta connessione con il Movimento “Boycott, Divestment and Sanctions”, che nasce per il boicottaggio dello Stato ebraico, ma che ha mostrato sin dalla sua nascita molteplici tendenze antisemite.
Ad illustrarlo, il Ministro israeliano della Sicurezza Pubblica e degli Affari Strategici Gilad Erdan, insieme all’Inviato Speciale USA per monitoraggio e lotta all’Antisemitismo Elan Carr, al Direttore Generale del Ministero Affari Strategici israeliano Tzachi Gavrieli, al Direttore EIPA Tal Rabina e al Chairman EJA Rabbi Menachem Margolin.
Il focus del report è stato “togliere la maschera” al Movimento BDS, mostrando la necessità di una tolleranza zero ai danni di un’organizzazione che nasce apparentemente per la difesa dei Diritti Umani, ma che all’interno dei suoi organici presenta individui che più volte hanno strizzato l’occhio a movimenti antisemiti, promuovendo violenza fisica e verbale ai danni della popolazione ebraica mondiale. Gli esempi riportati sono stati suddivisi in tre categorie: accusa di dominio ebraico mondiale e genocidio dei nemici, comparazione dei leader israeliani con quelli nazisti e delegittimazione dell’esistenza dello Stato ebraico.
“Chiederemo ai leader europei e mondiali che venga adottata una definizione che copra tutte le forme di Antisemitismo, incluso l’operato del BDS, così da proteggere le Comunità Ebraiche e gli ebrei europei – dice Erdan – Spero che il nuovo Parlamento Europei cambi la precedente politica, rappresentata dall’operato della Mogherini. Due mesi fa, tre attivisti BDS affiliati ad associazioni terroristiche hanno parlato in Parlamento. Invito il Presidente Sassoli a non far ripetere quanto accaduto: l’Europa non deve permettere che si ricrei il clima antecedente all’Olocausto. Never again.”
Durante la conferenza, l’Inviato speciale Carr ha confermato il sostegno incondizionato degli Stati Uniti d’America allo Stato d’Israele per la lotta all’Antisemitismo, condividendo la posizione israeliana sull’Antisionismo.
“Il Presidente Trump riconosce come l’antisemitismo sia un veleno, che produce miseria dovunque si propaghi – afferma Carr – La politica americana al riguardo è chiara: l’Antisionismo è il nuovo Antisemitismo, e il problema più grande al riguardo è la sua maggior legittimabilità. Gli stereotipi mostrati sono gli stessi, c’è un’ossessione ai danni dello Stato d’Israele come ci fu ai danni degli Ebrei. Tutte le nazioni devono essere criticate, ma spesso Israele viene attaccata indipendentemente da ciò che dice o fa. É ora di dire ne abbiamo abbastanza: noi stiamo con Israele.”