Con un’iniziativa senza precedenti, il principale e il più antico organo di stampa della comunità ebraica britannica ha esortato gli elettori a non votare per il partito laburista a causa dell’antisemitismo del suo leader Jeremy Corbyn. “Questa è la nostra prima pagina della settimana, indirizzata non ai nostri lettori abituali”, ma “ai non ebrei“, si legge nell’editoriale di pochi giorni fa del Jewish Chronicle rivolto ai “cittadini britannici”. Il settimanale cita un sondaggio secondo il quale l’87% degli ebrei britannici considera Corbyn antisemita e il 47% “valuterà seriamente” di emigrare se i laburisti vinceranno le elezioni del 12 dicembre. “Questo – si legge – dà un’indicazione di come ci senta ad essere un ebreo britannico in un momento in cui l’opposizione è guidata da un uomo ampiamente considerato antisemita”. Il settimanale ricorda che Corbyn ha chiamato “amici” membri di Hamas, l’organizzazione palestinese “la cui carta fondativa s’impegna a sterminare ogni ebreodel pineta” e deposto una corona sulla tomba “di terroristi che hanno ucciso ebrei“. E ha stigmatizzato “la totale inazione” di Corbyn nell’affrontare il problema dell’antisemitismo nel partito.
La Brexit, l’austerity, il servizio sanitario pubblico, la scuola sono naturalmente questioni vitali, ma anche “le opinioni razziste di un leader di partito e il profondo timore che ispira in una minoranza etnica” dovrebbero essere fra “le questioni più fondamentali”, scrive il settimanale, chiedendo ai cittadini britannici di tenerne conto al momento di votare. L’editoriale del settimanale fondato a Londra nel 1841 arriva dopo che le accuse di antisemitismo nei confronti di Corbyn hanno creato forti tensioni nel partito laburista, formazione politica sostenuta in passato da molti esponenti della comunità ebraica britannica. A febbraio sette deputati laburisti hanno lasciato il partito contestando sia la linea sulla Brexit che la sottovalutazione del problema antisemitismo. Il movimento laburista ebraico ha reso noto la settimana scorsa che, in vista del voto del 12 dicembre, farà campagna solo “in eccezionali circostanze e per candidati eccezionali”.
Non è mancata la replica di Jeremy Corbyn al “Jewish Chronicle”, che ha invitato gli elettori britannici a non votare per il leader laburista, definito “antisemita”. “Ho passato tutta la mia vita a combattere l’antisemitismo – ha detto Corbyn ai giornalisti durante un evento elettorale – L’antisemitismo è un veleno ed è un male della nostra società”. E ancora, il leader laburista ha assicurato di “volere che ogni comunità si senta al sicuro e appoggiata in questo Paese: la comunità ebraica, la comunità musulmana, quella hindu, qualsiasi altra comunità di ogni fede o di ogni parte del mondo”. Infine, il leader laburista ha espresso “rammarico” per il fatto che il Jewish Chronicle abbia “scelto di pubblicare in prima pagina” l’appello a non votarlo: “Dico a tutti che la nostra comunità è più forte quando la gente lavora insieme, quando riconosciamo il pericolo ed il veleno rappresentato dall’antisemitismo”.