Uno dei film più attesi dal pubblico, progettato da anni,
è Bohemian Rhapsody, il biopic (film biografico) su Freddy Mercury, il leader della
band rock più famose di sempre, i Queen.
Nonostante la direzione di Bryan Singer, conosciuto per la
regia della maggior parte della saga degli X-Men, i veri ispiratori, e allo
stesso tempo garanti della compattezza e omogeneità di questo progetto, sono
stati Brian May e Roger Taylor, componenti della band originale e produttori
esecutivi di questa pellicola.
Bohemian Rhapsody, offre agli spettatori i fatti salienti
della storia del gruppo e del suo leggendario frontman, con un mix equilibrato
tra intrattenimento e sentimento, come tutti i film biografici da Oscar. Il
film ricostruisce la meteorica ascesa della band attraverso le sue iconiche
canzoni e il suo sound unico e rivoluzionario, passando per la sua crisi quasi
fatale, man mano che lo stile di vita di Mercury andava fuori controllo, finendo
con la sua trionfante reunion alla vigilia del Live Aid, quando Mercury,
afflitto dall’AIDS, condusse la band in una delle performance più grandiose
della storia del rock.
A rappresentare una delle massime divinità musicali degli anni
Ottanta sul grande schermo è stato scelto Rami Malek, attore americano di
origini egiziane divenuto famoso per Mr. Robot, straniero in patria proprio
come Mercury, che nacque a Zanzibar da una famiglia persiana di etnia Pharsi e si
trasferì poi in Gran Bretagna. Malek ha dato una grande prova di sé, grazie a
un egregio mimetismo nei gesti cruciali del frontman dei Queen, che l’hanno
reso unico.
Bohemian Rhapsody si è rivelato uno dei progetti più
complicati e travagliati della storia del cinema americano recente: che ha
richiesto molti anni di lavorazione e tanti cambiamenti in corsa. Nonostante
questo, la tanto agognata attesa dei fan dei Queen verrà ripagata a breve,
perché il film arriverà nelle sale italiane il 29 novembre.