Bandiere degli Stati Uniti e di Israele sono state bruciate stamani nelle strade di Teheran, e in altre città iraniane, durante le manifestazioni in occasione di al-Quds, la giornata per Gerusalemme, che si tiene annualmente l’ultimo venerdì del mese sacro islamico del Ramadan dalla Rivoluzione khomeinista del 1979. I dimostranti hanno inoltre impiccato dei manichini con le effigi del segretario di Stato americano Mike Pompeo e del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, intonando slogan come “abbasso gli Usa” e “abbasso Israele“.
Durante il corteo, è stato letto un comunicato per ribadire la linea di Teheran sul conflitto israelo-palestinese. “L’Iran esprime sostegno totale all’Intifada palestinese e alla resistenza come unico modo per risolvere la questione della Palestina e si opporrà al nefasto complotto degli Stati Uniti”, il cosiddetto ‘accordo del secolo’. L’unico modo per risolvere la questione della Palestina – sostiene la dichiarazione – è non fare compromessi, ma continuare l’Intifada e la resistenza, far ritornare i palestinesi nella loro patria e tenere un referendum per determinare i diritti dei palestinesi”. Il comunicato ha fatto inoltre riferimento allo scontro tra Iran e Stati Uniti, criticando le “tiranniche sanzioni Usa” e il loro ritiro unilaterale dall’accordo sul nucleare del 2015 e definendo Washington come “il nemico numero uno dell’umanità”.