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    Antisemiti e negazionisti della Shoah, chi sono i golpisti tedeschi di Reichsbürger

    Con un’imponente operazione delle forze dell’ordine, la polizia tedesca ha arrestato 25 persone, membri della frangia più radicale del movimento Reichsbürger, letteralmente “Cittadini del Reich”. Erano accusati di aver pianificato un rovesciamento del governo di Berlino per insediare Heinrich XIII, discendente della famiglia reale tedesca.


    Tra gli arrestati per il complotto del colpo di stato, anche Birgit Malsack-Winkemann, ex deputata parlamentare del partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD), oltre a diversi ex militari.

     

    Che cosa è il Reichsbürger?


    Reichsbürger è un movimento nato negli anni Ottanta e che ora conta circa 20mila sostenitori, secondo l’intelligence tedesca. Di questi, circa 950 sono stati identificati come militanti di estrema destra e almeno un migliaio hanno il porto d’armi.


    La loro convinzione fondamentale è che l’attuale Stato federale, le sue istituzioni e i rappresentanti democraticamente eletti non siano legittimi. Vi è poi la convinzione che manchi di sovranità e gli alleati occidentali abbiano mantenuto il controllo anche dopo la fine della loro occupazione della Germania Ovest nel 1955. Secondo alcuni, inoltre, l’attuale stato tedesco sarebbe un regime fantoccio che non sostiene gli interessi del popolo.


    Tuttavia, esistono diverse correnti di pensiero tra i membri del gruppo golpista su quale sia il vero stato legittimo secondo loro. Alcuni ritengono che l’unico stato legittimo sia esistito tra il 1871 e il 1918, quando il Reich tedesco fu istituito dopo l’unificazione e prima della Prima Guerra Mondiale. Secondo altri invece la Repubblica di Weimar può essere considerata la vera Germania.

     


    L’ideologia del movimento tra antisemitismo, revisionismo storico e teorie del complotto


    La Fondazione Amadeu Antonio, che si occupa di contrasto all’estremismo di destra, al razzismo e all’antisemitismo, in una sua ricerca ha cercato di identificare quali siano le ideologie alla base del Reichsbürger.


    Secondo il movimento, i responsabili di quanto sta accadendo alla Germania sono proprio “gli ebrei”. Inoltre vengono usati spesso codici antisemiti per descrivere i cospiratori. Proprio Heinrich XIII, considerato capo della frangia più radicale, nel 2019, durante la conferenza WorldWebForum in Svizzera, aveva attribuito la colpa di tutti i mali della Germania a “i massoni della famiglia Rothschild”.


    Inoltre, nell’ottica del revisionismo della storia tedesca che contraddistingue il questo movimento estremista, vi è la totale negazione della Shoah. Nel marzo 2020, nelle case di alcuni membri del Reichsbürger la polizia tedesca ha trovato documenti legati alla propaganda neonazista riguardante questo tema.

     


    Una minaccia crescente


    Proprio la presenza di politici e in particolare di ex militari tra le fila del movimento è diventata motivo di grande preoccupazione per le forze dell’ordine, in quanto tali legami permettono l’accesso ad armi a estremisti potenzialmente pericolosi e a individui addestrati.

     

    Gli arresti dell’altro giorno seguono tuttavia numerosi altri incidenti legati al movimento golpista. Nel 2016, un agente di polizia è stato ucciso durante un raid contro un membro che stava raccogliendo illegalmente armi per il movimento. Nel 2019, invece, il ministero dell’Interno tedesco ha riferito di aver identificato alcuni collegamenti isolati tra il Reichsbürger e l’AfD. Mentre nell’agosto 2020, alcuni membri del Reichsbürger hanno tentato di entrare nel parlamento tedesco come parte di una protesta contro le restrizioni del COVID-19. Le autorità tedesche hanno quindi percepito negli ultimi mesi la pericolosità di questo gruppo, capace di collegamenti con organizzazioni più influenti. Da qui la necessità di smantellare questa frangia più estremista, non considerabile più sotto controllo.


    Lorenz Blumenthaler, ricercatore della Fondazione Amadeu Antonio, ha fatto notare come ci siano sempre stati chiari segnali che i sostenitori del Reichsbürger si stanno organizzando e  sono pronti a usare la violenza. “Negli ambienti della sicurezza, il gruppo è spesso deriso nonostante il loro potenziale pericolo, che per anni è stato preso alla leggera nonostante gli intensi della società civile”, ha criticato.


    Non è tardata la reazione del mondo ebraico tedesco, che ha immediatamente commentato i raid della polizia. “La maxi-operazione di ieri dimostra che i Reichsbürger non sono un innocuo gruppo di complottisti, ma comprendono anche gruppi terroristici di estrema destra” ha evidenziato il presidente del Consiglio centrale degli ebrei di Germania Josef Schuster. “La portata di questa rete è sconcertante. – ha aggiunto – Le menti di queste persone possono essere confuse, ma il pericolo da destra è reale”.


    Secondo il Comitato internazionale di Auschwitz inoltre è necessaria un’azione dura contro i cosiddetti “Cittadini del Reich”. L’ente ebraico ha invitato le autorità e la polizia a “disarmare tutti i Cittadini del Reich prima che si verifichi una catastrofe nel nostro paese”.

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