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    Anniversario leggi razziali. Roma: Camera di Commercio ricorda imprenditori ebrei privati del lavoro

    A 80 anni dall’emanazione
    delle leggi razziali del 1938, una targa e’ stata dedicata agli ebrei romani
    che vennero ingiustamente privati delle loro imprese e del loro lavoro. La
    cerimonia si e’ svolta questa mattina alla Camera di Commercio di Roma, nella
    sala del Tempio di Adriano. Tra i presenti il presidente della Camera, Roberto
    Fico, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio,
    Nicola Zingaretti e la presidente della Comunita’ ebraica di Roma, Ruth
    Dureghello. “La cerimonia di oggi – ha detto Dureghello – rappresenta un
    momento emozionante. Ottant’anni fa quei provvedimenti furono indegni. E’
    quella tragedia che dobbiamo ricordare oggi, restituendo una dignita’ a uomini
    e donne che la persero in quegli anni. Non possiamo perdere la speranza –  ha concluso – perche’ abbiamo una
    responsabilita’ morale e collettiva: garantire i valori della costituzione,
    garantire quello in cui crediamo e costruire un futuro migliore”.

    Prendendo la parola, il
    presidente della Camera, Roberto Fico ha ricordato come quella che fu una delle
    “più tragiche e vergognose pagine della nostra storia” fu possibile
    anche per la complicità di molti: “la Camera approvò quelle norme per
    acclamazione, ma il presidente chiese poi di votare, perché così voleva il
    regolamento e l’Aula approvò all’unanimità”. Il modo migliore per onorare
    chi fu colpito, sottolinea la terza carica dello Stato “è tenere viva la
    memoria e impegnarci per assicurare la democrazia, la libertà e la giustizia
    sociale nel nostro paese; in coerenza con i principi e i valori della
    Costituzione che  nacque proprio dalla
    Resistenza contro il nazifascismo”. “In coerenza con questo impegno,
    il Parlamento ha approvato nel 2016 la legge che punisce il cosiddetto
    negazionismo. Ma sappiamo tutti che le leggi sono necessarie ma non
    sufficienti. Occorre – ricorda Fico – contrastare con determinazione, ciascuno
    nel suo ruolo, le discriminazioni, l’odio e la violenza verso qualsiasi gruppo
    sociale. Solo in questo modo potremo preservare la vita civile e democratica del
    nostro paese”.

    La sindaca di Roma ha,
    invece, parlato del valore curativo della memoria. “Una targa e’ un simbolo
    – ha sottolineato – ed e’ un monito per le generazioni future. Bisogna
    raccontare e studiare cosa accadde 80 anni fa ed evidenziare gli aspetti che
    hanno preceduto quegli accadimenti. Il pericolo – ha concluso la sindaca – per
    tutti noi e’ di smarrire le ragioni e il ricordo”. Raggi ha sottolineato
    la necessità di “ricordare chi è stato un esempio e non chi ha avallato
    un’ideologia atroce”. Di qui la sindaca ha ricordato la decisione del
    Campidoglio di “modificare i nomi di due strade di Roma intitolate a firmatari
    del manifesto razza. Roma è stata ferita, non possiamo tollerarlo”

    Infine, il presidente
    della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha invitato tutti a riflettere e a ricordare
    una delle pagine piu’ vergognose e tragiche della storia d’Italia. “Non
    dimenticare e’ importante – ha detto – perche’ forse 80 anni dopo non tutti si
    rendono ancora conto degli effetti che produssero quelle leggi sulla nostra
    societa’. Tutto avvenne con la compiacenza di chi poteva opporsi. Lo sforzo da
    fare e’ ricordare, non solo i fatti ma anche in che modo si genero’ quel
    mostro. Onoriamo la memoria con chi subi’ quell’infamia, ma senza abbassare
    mai  la guarda”.

    E’ intervenuto anche il
    presidente della Camera di Commercio, Lorenzo Tagliavanti. “E’
    essenziale  – ha ricordato – tenere viva la
    memoria sui fatti. Vogliamo ridare onore alla nostra stessa istituzione. Prima
    del fascismo le Camere di Commercio erano istituzioni aperte e liberali.
    Il  regime fascista determino’
    un’involuzione. Operammo nel rispetto della legge, ma cio’ non e’ una
    giustificazione perche’ le istituzioni hanno il dovere di non rimanere indifferenti
    e di opporsi. E la nostra non ebbe il coraggio di farlo”.

    Alla cerimonia di scoprimento
    della targa moltissimi studenti, autorità, tra cui anche il presidente di
    Bankitalia, Ignazio Visco.

     

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