Dopo l’attacco terroristico del 7 ottobre, quando migliaia di terroristi affiliati a Hamas hanno fatto irruzione nel sud di Israele, alcuni delle più prestigiose testate internazionali hanno condotto inchieste indipendenti per documentare le brutalità commesse quel giorno. Il Wall Street Journal ha pubblicato i risultati di oltre due mesi di lavoro in cui i reporter del quotidiano newyorkese hanno intervistato sopravvissuti all’attentato, personale di primo soccorso, famigliari delle vittime e scienziati forensi israeliani.
Il WSJ ha ottenuto prove di quanto hanno subito le vittime, alcune delle quali sono state bruciate vive dai miliziani. Tra il materiale analizzato rientrano anche fotografie scattate dal personale di primo soccorso che mostrano corpi di uomini e donne con i genitali mutilati e segni di violenza sessuale.
In questi mesi lo Stato d’Israele ha condotto una vasta inchiesta in attesa di un processo che potrebbe avere una grande portata storica. Secondo il WSJ gli investigatori israeliani stanno analizzando oltre 200.000 fotografie e video e circa 2000 testimonianze di vittime dell’attacco del 7 ottobre. Il WSJ ritiene che «Un obiettivo dell’indagine israeliana potrebbe essere quello di preservare la storia, proprio come il processo ad Eichmann presentò al mondo la Soluzione Finale della Germania nazista ed avviò un processo affinché in testimoni si facessero avanti in massa per parlare degli orrori che avevano vissuto».
Il 7 ottobre i terroristi hanno assassinato oltre mille persone e rapito 250 ostaggi. Gli investigatori hanno contribuito ad identificare i corpi, i cui resti erano talvolta ridotti a pochi frammenti ossei, e a mettere in luce segni di torture e degli assassinii.
Il WSJ ha riportato anche numerosi racconti drammatici di alcune delle vittime dell’attentato basandosi su testimonianze e filmati che attestano la violenza dell’attacco subito dalle comunità del sud di Israele quasi 3 mesi fa.
Uno dei temi più delicati è quello delle violenze sessuali. Le vittime degli abusi sono spesso state assassinate e per il momento sono solo tre i sopravvissuti ad aver dichiarato al Ministero del Welfare di aver subito violenza sessuali. Il WSJ ha potuto visionare alcune fotografie scattate da un soccorritore che mostrano una donna nuda con un coltello e tre unghie affondate nella zona dei genitali. Tra le altre immagini di cui è entrato in possesso il quotidiano rientrano anche fotografie in cui si riconosce una donna con il seno quasi interamente mutilato, la maglietta strappata ed un taglio di coltello nel collo.
Il quotidiano ha menzionato alcuni filmati che contribuiscono a fornire prove delle violenze subite dalle vittime, come un video in cui si riconoscono i terroristi che esibiscono il corpo seminudo di una donna che aveva partecipato al rave.