L’antisemitismo preoccupa per il 58% degli italiani e il 31%
pensa che sia aumentato negli ultimi 5 anni. A rivelarlo è l’ultimo
Eurobarometro presentato oggi dalla Commissione Ue al Museo ebraico di
Bruxelles e condotto nel dicembre 2018 su un campione di oltre 27mila europei.
Il sentimento italiano ricalca quello dell’Europa intera, dove il 50% dei
cittadini ritiene che l’antisemitismo sia un problema. I picchi si registrano
in Svezia (81%), Francia (72%), Germania (66%), Paesi Bassi (65%), Regno Unito
(62%).
A preoccupare i cittadini europei sono in particolare la
negazione dell’Olocausto, l’antisemitismo online, i graffiti antisemiti su
palazzi e istituzioni e le minacce agli ebrei nei luoghi pubblici. “Di
tutte le espressioni antisemite, la negazione dell’Olocausto è la più
preoccupante”, ha sottolineato la commissaria Ue alla Giustizia, Vera
Jourova.
Sale nell’Ue, rispetto all’Italia, la percentuale di chi
ritiene che il fenomeno sia aumentato negli ultimi 5 anni. In base alla
rilevazione, questa sensazione è diffusa nel 36% degli europei, in particolare
in Svezia (73%), Germania (61%), Paesi Bassi (55%), Francia (51%) e Danimarca
(50%).
I risultati dell’Eurobarometro, pubblicato in vista della Giornata
della memoria, mostrano come in Europa ci sia una diversa percezione
dell’antisemitismo: ben l’89% degli ebrei afferma infatti che il fenomeno è
aumentato negli ultimi 5 anni, contro il 36% degli europei. “A 74 anni
dalla fine dell’Olocausto, sappiamo che non è scontata la presenza della
comunità ebraica”, ha sottolineato Jourova, ammonendo che la lotta all’antisemitismo
“deve rimanere in cima all’agenda politica” e chiedendo che la
dichiarazione congiunta dei ministri degli Interni dei Ventotto – adottata lo
scorso dicembre – venga “attuata” per trasformare l’azione congiunta
dell’Ue in un “punto di svolta per il popolo ebraico in Europa”.
In media, solo 4 europei su 10 (43%) pensano che
l’Olocausto ia sufficientemente
insegnato nelle scuole. L’antisemitismo online, invece, è avvertito come
diffuso in particolare in Svezia (78%),
Francia (74%), Germania (67%), Paesi Bassi (66%), Belgio (61%) e Italia (59%). “Mentre gli
ultimi sopravvissuti all’Olocausto stanno scomparendo, la responsabilità di
mantenere vivo il ricord delle pagine
più buie della nostra storia è sulle nostre spalle e su quelle delle
generazioni future”, onorando “la memoria di sei milioni di vittime, in modo che non
vengano dimenticati che gli orrori del
passato non siano ripetuti”, ha commentato il primo vicepresidente della
Commissione Ue, Frans Timmermans.