Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Allarme Ue, antisemitismo preoccupa il 58% di italiani

    L’antisemitismo preoccupa per il 58% degli italiani e il 31%
    pensa che sia aumentato negli ultimi 5 anni. A rivelarlo è l’ultimo
    Eurobarometro presentato oggi dalla Commissione Ue al Museo ebraico di
    Bruxelles e condotto nel dicembre 2018 su un campione di oltre 27mila europei.
    Il sentimento italiano ricalca quello dell’Europa intera, dove il 50% dei
    cittadini ritiene che l’antisemitismo sia un problema. I picchi si registrano
    in Svezia (81%), Francia (72%), Germania (66%), Paesi Bassi (65%), Regno Unito
    (62%).

    A preoccupare i cittadini europei sono in particolare la
    negazione dell’Olocausto, l’antisemitismo online, i graffiti antisemiti su
    palazzi e istituzioni e le minacce agli ebrei nei luoghi pubblici. “Di
    tutte le espressioni antisemite, la negazione dell’Olocausto è la più
    preoccupante”, ha sottolineato la commissaria Ue alla Giustizia, Vera
    Jourova.

    Sale nell’Ue, rispetto all’Italia, la percentuale di chi
    ritiene che il fenomeno sia aumentato negli ultimi 5 anni. In base alla
    rilevazione, questa sensazione è diffusa nel 36% degli europei, in particolare
    in Svezia (73%), Germania (61%), Paesi Bassi (55%), Francia (51%) e Danimarca
    (50%).    

    I risultati dell’Eurobarometro, pubblicato in vista della Giornata
    della memoria, mostrano come in Europa ci sia una diversa percezione
    dell’antisemitismo: ben l’89% degli ebrei afferma infatti che il fenomeno è
    aumentato negli ultimi 5 anni, contro il 36% degli europei. “A 74 anni
    dalla fine dell’Olocausto, sappiamo che non è scontata la presenza della
    comunità ebraica”, ha sottolineato Jourova, ammonendo che la lotta all’antisemitismo
    “deve rimanere in cima all’agenda politica” e chiedendo che la
    dichiarazione congiunta dei ministri degli Interni dei Ventotto – adottata lo
    scorso dicembre – venga “attuata” per trasformare l’azione congiunta
    dell’Ue in un “punto di svolta per il popolo ebraico in Europa”.

    In media, solo 4 europei su 10 (43%) pensano che
    l’Olocausto  ia sufficientemente
    insegnato nelle scuole. L’antisemitismo online, invece, è avvertito come
    diffuso in particolare in  Svezia (78%),
    Francia (74%), Germania (67%), Paesi Bassi (66%),  Belgio (61%) e Italia (59%). “Mentre gli
    ultimi sopravvissuti all’Olocausto stanno scomparendo, la responsabilità di
    mantenere vivo il ricord  delle pagine
    più buie della nostra storia è sulle nostre spalle e su quelle delle
    generazioni future”, onorando “la memoria di  sei milioni di vittime, in modo che non
    vengano dimenticati   che gli orrori del
    passato non siano ripetuti”, ha commentato il primo vicepresidente della
    Commissione Ue, Frans Timmermans. 

    CONDIVIDI SU: