Per volere del Presidente della Repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier, ad Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, è stato conferito l’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania.
La cerimonia si è tenuta presso Villa Almone, residenza dell’Ambasciatore tedesco in Italia.
L’onorificenza viene assegnata per meriti acquisiti al servizio del Paese e della collettività; in questo caso, riconosce il valore di due donne che con la loro testimonianza hanno tenuto viva l’importanza della memoria di quanto accaduto.
“I campi di sterminio sono stati un abisso di disumanità. La vostra storia ci ricorda quanto sia stato profondo quell’abisso. Eravate solo due bambine, ma forse questa è la chiave per raggiungere le giovani generazioni – ha evidenziato l’Ambasciatore tedesco in Italia Viktor Elbling, che ha consegnato l’Ordine al Merito alle sorelle Bucci – Siete la voce delle tante bambine che nei campi di sterminio hanno perso la vita. Oggi, oltre settant’anni dopo la liberazione da Auschwitz e a ottant’anni dalla soluzione finale, la lotta all’odio rimane urgente. L’antisemitismo sta di nuovo crescendo: anche se le parole e le persone sono diverse, la malvagità è la stessa. E la risposta rimane la stessa: mai più. Dobbiamo lottare contro l’antisemitismo: come Germania, come Italia, come Europa e far fiorire le comunità ebraiche. Proviamo una profonda gratitudine per la mano tesa dei sopravvissuti. È un segno di speranza”.
Tanta la commozione da parte delle personalità intervenute alla cerimonia, tra cui la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia, i consiglieri UCEI Livia Ottolenghi e Guido Coen.
Grande emozione anche da parte delle stesse Andra e Tatiana, le quali non mancano mai di dedicare un ricordo al loro amato cugino Sergio e agli altri diciannove bambini, che a seguito degli esperimenti falliti di Mengele, vennero brutalmente uccisi. “L’emozione è tanta. Ringrazio anche il Presidente Steinmeier che ha voluto concederci questo onore che portiamo con orgoglio – ha affermato Tatiana Bucci – Abbiamo fatto un lungo cammino per arrivare a quello che siamo oggi. C’è voluto molto tempo e non abbiamo smesso di pensare a Sergio. Grazie al giornalista Gunter Schwarberg, che ha fatto un’inchiesta su quei venti bambini e ha chiesto giustizia, i miei sentimenti verso i tedeschi sono cambiati. Per questo dedico a lui e a quei venti bambini questa onorificenza. Ma ne aggiungo uno: si chiamava Silvio ed è morto a Bergen Belsen quando noi eravamo già libere”.
Di fronte a quanto sta accadendo in Ucraina, il pensiero delle due sorelle non può che ritornare a quel periodo buio. “Quello che sta succedendo in Ucraina è una cosa terribile. Noi ci sentiamo colpite una seconda volta, perché nostra mamma era ucraina – ha aggiunto Andra – Vedere quello che accade, i bambini uccisi mentre scappano, è come tornare di nuovo a quello che ha subito la famiglia della nostra mamma, che è dovuta scappare per un pogrom, o a quello che abbiamo subito noi. Possibile che la storia non abbia insegnato niente? La nostra sofferenza è doppia. È come tornare indietro e ciò mi addolora molto. Ma speriamo che l’Europa, che finalmente si è trovata unita, faccia qualcosa”.
La cerimonia si è conclusa con un “Lechaim”, un brindisi collettivo per le due sorelle e per la pace.