Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    “Shabbat Shalom” e piovono insulti antisemiti verso una sopravvissuta alla Shoah su Tik Tok

    La recente ondata di ostilità tra Israele e Hamas ha determinato una crescita in rete di episodi di odio antisemita, come quello che è accaduto a Lily Ebert, ebrea ungherese, sopravvissuta alla Shoah.

    L’anziana signora, grazie all’aiuto di suo pronipote, Dov Forman, ha aperto un account su Tik Tok per raccontare ai più giovani gli orrori del campo di sterminio di Auschwitz e per condividere la gioia di essere ancora viva.

    Pochi giorni fa, però, dopo aver augurato ai suoi 90.000 follower “Shabbat Shalom”, il suo account è stato sommerso da messaggi di odio e da frasi antisemite: “Felice Olocausto”, “Sei ancora viva”, “La pace sia con Hitler”, “Chiedile se pensa che il trattamento riservato ai palestinesi sia simile al trattamento che ha ricevuto dai nazisti nel campo”, come riporta Ynet news.

    “Non permetteremo che questo ci fermi dal raccontare gli orrori del passato e cosa può portare l’odio. L’odio genera solo odio”, ha così commentato il pronipote Forman.

    “Sono una sopravvissuta alla Shoah di 97 anni. Non avrei mai pensato in vita mia che oggi avrei dovuto fare i conti con un antisemitismo così terribile”, ha affermato la Ebert.

    Un portavoce di Tik Tok, a cui Forman aveva denunciato l’accaduto, ha dichiarato di aver rimosso i commenti di odio, invitando tutti gli utenti a segnalare i troll e gli hater.

    Nonostante questo episodio Ebert e Forman hanno continuato a pubblicare video su Tik Tok, come quello che ricorda l’omicidio ad Auschwitz della sua sorellina, Berta, e uno sull’uso dei tefillin, i filatteri di preghiera ebraici.

    CONDIVIDI SU: