Il colosso dell’e-commerce Amazon ha ritirato dalla vendita le T-shirt con la stella di David gialla, al cui interno era scritto “non vaccinato”, aberrante imitazione e strumentalizzazione del segno distintivo che gli ebrei erano obbligati ad indossare nella Germania nazista e nei paesi occupati durante la Shoah. Come riporta Ynet news, secondo il produttore della T-shirt, la maglietta è stata ideata per “coloro che si oppongono al vaccino, per i sostenitori della libertà sanitaria”. Ciò ha provocato l’indignazione di numerosi utenti, che hanno richiesto all’azienda di rimuovere il prodotto. Già prima della pandemia negli Stati Uniti gli antivaccinisti avevano iniziato ad usare la stella di David sui social e nelle manifestazioni, come simbolo di identificazione e di protesta.
“È semplicemente sbagliato paragonare la difficile situazione degli ebrei durante l’Olocausto a quella degli antivaccinisti. I gruppi che promuovono un programma politico o sociale dovrebbero essere in grado di far valere le loro idee senza banalizzare la memoria di sei milioni di ebrei massacrati nell’Olocausto”, ha detto Jonathan Greenblatt, Amministratore Delegato dell’Anti-Defamation League, al Washington Post. Anche a Praga, lo scorso gennaio, durante una manifestazione contro le restrizioni del governo messe in atto per abbassare la curva dei contagi, alcuni manifestanti indossavano la stella di David con la scritta al suo interno “Non sono stato sottoposto ad esperimenti, non sono stato vaccinato”.
A Nashville, nel Tennessee, ha suscitato sdegno la vendita delle stelle gialle con la scritta “non vaccinato” da parte di un rinomato negozio di cappelli. Ciò ha provocato la reazione dei residenti che hanno manifestato di fronte all’esercizio commerciale: “Nessun nazista a Nashville”, recitava uno tra gli slogan sui cartelli. “Non intendevo in alcun modo banalizzare la stella di David o mancare di rispetto a ciò che è successo a milioni di persone. Non è quello che sono e ciò che rappresento…”, ha affermato il proprietario, scusandosi dell’accaduto su Instagram.