Torna l’incubo terrorismo al Cairo. È di 20 morti e il ferimento di 50 persone il bilancio provvisorio di una paurosa esplosione, innescata da un tamponamento stradale: la collisione, avvenuta poco prima della mezzanotte di domenica, e’ stata causata da un’auto che procedeva contromano e che secondo gli investigatori era imbottita di esplosivo. Prima dell’alba, dinanzi all’Istituto nazionale per il cancro, non lontano da piazza Tahrir, l’auto, lanciata a gran velocita’, si e’ schiantata contro tre veicoli, causando un’esplosione e poi un incendio che hanno investito anche parte dell’ospedale, rimasto gravemente danneggiato. Il presidente egiziano, Fattah al-Sisi, ha espresso le sue “piu’ sentite condoglianze al popolo egiziano e alle famiglie dei martiri uccisi nel codardo atto terroristico”. I sospetti, ha riferito la polizia, cadono sul movimento Hasm, un gruppo vicino ai Fratelli musulmani, uscito allo scoperto rivendicando il tentato omicidio dell’ex Grand mufti Ali Gomaa, il 5 agosto 2016. L’incendio e’ stato messo sotto controllo, ma una decina di auto parcheggiate, avvolte dalle fiamme, sono andate distrutte. La facciata dell’ospedale e’ stata sventrata dalla fortissima esplosione, porte e finestre sono andate in frantumi e si e’ addirittura creata una voragine nei pressi del fiume Nilo. Secondo il ministero dell’Interno pero’, il nosocomio di riferimento per i malati oncologici in Egitto non era l’obiettivo reale dell’attacco, che e’ stato pianificato contro un bersaglio non preciso. Secondo i primi risultati delle indagini, si legge in una nota del ministero, “l’auto veniva trasferita in un luogo per essere utilizzata in un’operazione terroristica”. La vettura e’ stata rubata “alcuni mesi” fa nella provincia di al-Manufiyya, a nord della capitale. Le indagini, ha assicurato la nota, continuano nel tentativo di identificare i “terroristi” coinvolti, per “perseguirli secondo la legge”. Nessuno dei medici e pazienti e’ rimasto ferito, ma i 78 malati sono stati tutti trasferiti in altri ospedali. Diversi utenti dei social media hanno pubblicato video di auto in fiamme e di pazienti evacuati dall’ospedale. Il ministro della Sanita’, ha precisato che l’esplosione e’ avvenuta di fronte all’ospedale e non all’interno, come inizialmente si era pensato. Il magistrato ha voluto che le salme fossero portate nell’obitorio di Zenhom, all’interno dell’ospedale di Kasser el Eny, per l’autopsia e l’esame del Dna.