Non è
proprio normale incontrare un rinoceronte – che dovrebbe stare nelle savane
africane – nel cuore archeologico di Roma. Non è nemmeno normale – avendo il
coraggio di avvicinarsi – di scoprire che l’animale, per fortuna, non è in
carne e ossa, ma solo una riproduzione artistica a grandezza naturale. Da oltre
un mese si trova davanti all’arco di Giano, a pochi metri dal Circo Massimo e
dalla Bocca della Verità, ovvero nel cuore della Capitale, dove era stato
collocato dalle sorelle Fendi che lo avevano voluto per una loro festa, una
kermesse di metà ottobre, con luci, suoni e tanti invitati. Peccato che finita
la festa nessuno si sia preoccupato di toglierlo, inutilmente i residenti hanno
chiesto al comune di rimuoverlo. L’ufficio Grandi eventi del Campidoglio ha
fatto sapere: “lo scrivente ufficio si è limitato ad autorizzare esclusivamente
il posizionamento di strutture tecniche funzionali alla realizzazione
dell’evento”, quindi non è responsabile della sua rimozione. Il tempo passa e
l’aninale-non-animale sta sempre lì, in preda alle intemperie e alla curiosità
dei turisti.