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    UEFA Festival: Roma Cares e S.S. Lazio 1900 in campo contro la violenza

    La riapertura degli stadi, inaugurata con l’inizio di EURO2020, simboleggia la ripartenza della vita dopo la pandemia. Riaprono gli spalti alle tifoserie e con essi la speranza di tornare a vivere lo sport serenamente, lasciando fuori le violenze che turbano le grandi arene del calcio di tutto il mondo. Per questo, nel primo pomeriggio di domenica 20 giugno, presso il UEFA Festival di Piazza del Popolo, le rappresentative delle fondazioni di Roma e Lazio, rispettivamente Roma Cares ed S.S. Lazio 1900, si sono sfidate in una partita 3 contro 3 indossando magliette con impresso il messaggio #noviolence. All’evento hanno preso parte gli ex-giallorossi Vincent Candela ed Alessio Scarchilli, il vice presidente della Comunità Ebraica Ruben Della Rocca, il capitano della nazionale sacerdoti Padre Bonifacio Lopez, l’ex pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella, il ciclista Emiliano Cantagallo ed il Director del Roma Department Francesco Pastorella. Oltre al match dall’alto valore simbolico, le due associazioni hanno annunciato la nascita di un progetto volto a contrastare la violenza negli stadi, che porterà al ripristino del murale dedicato a Vincenzo Paparelli, Antonio De Falchi e Gabriele Sandri, tifosi di Lazio e Roma vittime di violenza. “E’ un segnale importante, dovrebbe essere sempre così. Siamo qui per un evento molto bello, ci sono Roma e Lazio che si uniscono in una sana rivalità nel campo – ha detto l’ex-AS Roma, Alessio Scarchilli – Ci deve esse però l’intelligenza di essere uniti in temi come questo. Noi veniamo da un periodo di tifoserie accese, ci piace la rivalità. La città di Roma vive di calcio, ma sempre nei limiti e nel rispetto delle regole, poi in campo vinca il migliore”. Magliette rosse da una parte, celesti dall’altra, fischio d’inizio ed i corpi si intrecciano sotto gli occhi dei numerosi appassionati di calcio. Chi urla i nomi dei giocatori, chi si sporge dalle transenne per guardare vecchie glorie che tornano a far sognare. Ci sono uomini e donne in campo, tutti insieme per un unico grande messaggio. Poi i tre lunghi fischi, la partita finisce ma il messaggio resta. “È importante che la gente si impegni a fare il massimo all’interno dello stadio, noi giocatori per ci proviamo – ha ribadito il bomber della Roma, Vincent Candela – Speriamo che si torni normalmente all’interno degli stadi ed a fare il sano tifo per lo sport”. Roma e Lazio sono rivali nel campo, ma alleate nel sociale per contrastare l’odio, anche quello antisemita, come spiega il vice presidente CER, Ruben Della Rocca: ”L’evento di oggi è importante perché da un messaggio chiaro in vista della riapertura degli stadi. Non è più ammessa violenza, figure contro Anne Frank, urli razzisti e manifestazioni antisemite che sfogano in scontri con tifoserie e polizia. Ben venga l’attività per debellare questa piaga, per tornare negli stadi e vedere famiglie tifare in tranquillità. Le fondazioni lanciano questa iniziativa e noi aderiamo con gioia – poi si concentra sui rapporti ormai solidi con la AS Roma – Abbiamo aderito in virtù di una forte collaborazione con Roma Cares che ha portato ad una proficua attività, come il progetto “scuola di tifo” presso le nostre scuole. Con scuola di tifo si fa anche scuola di vita, e per questo li ringrazio”.

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