Un
viaggio lampo quello di Antonio Tajani a sostegno di Israele. Il ministro degli
esteri parla in conferenza stampa a Tel Aviv dopo aver visitato i luoghi dei
massacri e annuncia l’imminente operazione di terra. “C’è una grande
concentrazione di truppe israeliane ai confini con la Striscia di Gaza. Ne ho
visti tantissimi, centinaia di carri armati, quindi uomini pronti a
intervenire. Ma l’evacuazione è in corso”. Tajani spera che si possa
fermare l’uccisione di vittime civili, ma diffida di Hamas. “Le iniziative
per salvare vite umane ce ne sono tante, bisogna vedere se Hamas risponde
positivamente: mi pare che abbia già risposto negativamente alla proposta
egiziana e questa è la dimostrazione che Hamas vuole la guerra e vuole farsi
scudo con il popolo palestinese per le sue attività criminali”. Il ministro non
usa mezzi termini: “Hamas è come l’ISIS, come come le SS, come la Gestapo,
fanno le stesse cose, sono terroristi, degli assassini e stanno utilizzando
come scudo il popolo palestinese, cosa che non è giusta, bisogna evitare che ci
siano altri morti innocenti”.
Riguardo
al fronte nord, per il ministro degli esteri è “giusto che Hezbollah rimanga
dentro i confini del Libano, perché un attacco dal sud del Libano verso Israele
sarebbe una terribile iniziativa destinata a infiammare il Medio Oriente e
questo non lo vogliamo”. E Tajani accoglie nel suo aereo quattro cittadini
italiani che non erano ancora riusciti a partire.
L’omologo
israeliano Eli Cohen ringrazia Tajani. “L’Italia è uno stretto e
importante alleato dello Stato di Israele. La visita qui oggi ne è un’ulteriore
prova”. Ringrazio per essere venuto al sud per mostrare al popolo di
Israele, all’Italia e al mondo che l’Italia è con il popolo di Israele e
sostiene il nostro diritto, senza riserve, di difendere i nostri cittadini
contro l’organizzazione terroristica assassina Hamas”.