(AdnKronos) – (di Enzo Bonaiuto) – “Il dibattito sul comportamento
di Pio XII durante il periodo del nazismo in Germania e del fascismo in Italia
e in particolare sulla difesa e protezione degli ebrei e sulla mancata presa di
posizione ufficiale sulla Shoah è ancora aperto. Dall’apertura dell’Archivio
segreto Vaticano sul suo pontificato decisa da Papa Francesco salteranno
sicuramente fuori cose interessanti, ma non credo che ci saranno documenti e
rivelazioni capaci di confermare o ribaltare in maniera definitiva il giudizio
su Eugenio Pacelli papa”. E’ quanto afferma all’AdnKronos lo storico Giovanni
Sabbatucci, docente emerito di Storia contemporanea all’università ‘Sapienza’ di
Roma. “E’ difficile e lo sarà anche dopo l’apertura dell’Archivio segreto Vaticano
avere elementi tali da consentire di dare un giudizio netto sull’azione
spirituale e temporale, politica e diplomatica, di Pio XII; specie sulla
questione sfaccettata e complicata relativa alla posizione del Vaticano
rispetto all’Olocausto – osserva Sabbatucci – Non credo che potrà essere
risolta con la disponibilità di qualche documento ufficiale in più o in meno
rispetto a quelli già conosciuti”.
Soprattutto, spiega Sabbatucci, “bisognerebbe
prima stabilire cosa si richiede in casi simili a un Papa: se una condanna forte
e netta al di là delle possibili conseguenze concrete, oppure una azione magari
sottotraccia ma tesa a salvare quante più vite umane possibile. Se deve dire
sempre e comunque la verità costi quel che costi o provare a salvare il
salvabile. E, più in generale, se debba essere solo un testimone, seppure il più
alto, della fede cristiana o fare pure politica, sia a livello istituzionale
che diplomatico”. Sicuramente, per lo storico, “il pontificato di Pio
XII è stato completamente immerso nel suo tempo e rispecchia una politica del Vaticano
che risente delle tendenze e delle opinioni che erano presenti nella Chiesa di
allora, più che tendere a modificarle. Non a caso, si traccia una linea di
demarcazione nella storia della Chiesa tra il pontificato di Pio XII che sembra
chiudere un’epoca e il pontificato di Giovanni XXIII che ne apre una nuova con
il Concilio Vaticano II, che fa in qualche modo da spartiacque”. (Bon/AdnKronos)